Quest’anno le prove Invalsi nella scuola primaria si svolgeranno il 3 e il 7 maggio. Niente di molto diverso dagli anni precedenti, senonchè le vacanze pasquali partiranno il 18 aprile e in molte scuole, con l’adozione della settimana corta e l’aggancio alla festività del 25, il rientro a scuola avverrà il 29 aprile. Ben undici giorni di sospensione delle lezioni, cui deve naturalmente aggiungersi anche la festività del primo maggio.
L’esito delle prove rischia così di essere compromesso: è lecito chiedersi in quali condizioni mentali i piccoli alunni, tornati tra i banchi dopo questa lunga pausa, si applicheranno ad esse.
Non sarebbe stato il caso di anticiparle, come è avvenuto per la scuola secondaria, mettendole in calendario prima delle vacanze?
Ovviamente, in caso di esito negativo, la colpa ricadrà sugli insegnanti, che ormai sono rassegnati a dover compiere un percorso ad ostacoli. Non bastano tutte le difficoltà “fisiologiche” che la scuola contiene, sulle quali non mi dilungo. Ogni anno sembra che qualcuno sadicamente si diverta ad aggiungerne di nuove.
Vincenzo D’Alfonso
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