Categorie: Riforme

Prove Invalsi, secondo anno

Martedì 29 novembre 2005 prove di italiano, mercoledì 30 prove di matematica, giovedì 1° dicembre prove di scienze. L’indagine riguarda le classi II e IV della scuola primaria; I della scuola secondaria di primo grado; I e III della scuola secondaria di secondo grado.
Per il primo ciclo sono previste prove oggettive a risposta chiusa a scelta multipla, con tre alternative di risposta per le classi II della scuola primaria e quattro o cinque alternative di risposta per le classi IV della scuola primaria e le classi I della scuola secondaria di primo grado. Per il secondo ciclo le prove saranno a risposta chiusa a scelta multipla, con quattro o cinque alternative di risposta.
Sul primo ciclo la partecipazione è obbligatoria, fatta eccezione per la Val d’Aosta, ove sarà l’Amministrazione regionale a decidere se la somministrazione sarà obbligatoria o volontaria tenendo conto dei tempi e della modalità di attuazione della riforma sul suo territorio e della sua specificità statutaria. Sul secondo ciclo possono partecipare tutte le istituzioni scolastiche statali, le istituzioni scolastiche non statali paritarie e le istituzioni scolastiche non statali non paritarie.
La partecipazione è volontaria ed è necessaria l’iscrizione alla rilevazione per poter partecipare.
La somministrazione avverrà secondo diverse modalità, cartacea, informatica e mista. Cartacea: con materiale (prove, manuali e modulistica) inviato dall’INValSI al dirigente scolastico. Informatica: riservata alle istituzioni scolastiche con almeno un laboratorio o aula attrezzata con una rete locale di computer avente accesso diretto ad Internet. Mista: alcune classi della stessa istituzione scolastica parteciperanno in modalità informatica e le rimanenti parteciperanno in modalità cartacea.
L’Invalsi al termine della valutazione, tratterà in maniera assolutamente anonima i test somministrati. Per garantire l’anonimato, rendendo impossibile risalire allo studente, a questi viene attribuito un codice casuale diverso dal codice noto alla istituzione scolastica.
Il contenuto su cui verteranno le prove è top secret: si parla di apprendimenti degli alunni nei due anni precedenti con riferimento alle Indicazioni nazionali introdotte dalla nuova riforma. Nulla è dato sapere sui criteri adottati per la formulazione dei quesiti e per la valutazione dei risultati.
L’11 novembre, durante una conferenza stampa a cui ha partecipato il ministro Moratti, l’Invalsi ha reso pubblica una sintesi dei risultati dello scorso anno.
Calogero Virzì

Condividi
Pubblicato da
Calogero Virzì

Articoli recenti

Educare non vuole dire punire e umiliare: educatori e pedagogisti confronto. Nostra intervista a Franco Lorenzoni

Sulle riforme del ministro Valditara si sta creando un movimento contrario che sempre di più…

06/03/2025

Didattica, andare Didacta per rinnovarla con nuovi strumenti e metodologie. Anna Paola Concia: mai così tanti eventi formativi – VIDEO INTERVISTA

Alla vigilia dell’undicesima edizione di Didacta Italia, in programma dal 12 al 14 marzo alla…

06/03/2025

Percorsi abilitanti 60 CFU, si può richiedere l’iscrizione più classi di concorso ma poi la frequenza è possibile per un solo corso

Una delle domande più ricorrenti che giungono alla nostra redazione, riguardante i percorsi abilitanti 60…

06/03/2025

Prove Invalsi, sì o no? Per 4 docenti su 5 andrebbero eliminate del tutto – RISULTATI SONDAGGIO

Lunedì 3 marzo ha preso il via la somministrazione delle Prove nazionali Invalsi, un appuntamento…

06/03/2025

Ramadan, bimbo di sette anni rinuncia alla mensa e la scuola chiede chiarimenti alla famiglia: “Ha deciso lui, nessun obbligo”

Come molti sanno, da qualche giorno è iniziato il Ramadan, il mese sacro per le…

06/03/2025

Il Dirigente e l’organico di diritto delle autonomie scolastiche – SCARICA LA GUIDA

A far data dall’anno scolastico 2016/2017 la L. 107/2015, all’art. 1, c. 64, ha stabilito…

06/03/2025