Le prove identiche in una prova del concorso escludono entrambi i candidati. Annullati, infatti, gli atti di una commissione di concorso che, avendo riscontrato due elaborati uguali per forma e sostanza, hanno escluso entrambi i candidati e non solo quello che ha copiato. Lo ha deciso il Tar della Campania con la sentenza n. 4348/2017.
Durante l’esame per avvocato si era riscontrato che l’elaborato di un candidato conteneva ampi passi del tutto identici a quello di un altro candidato, pertanto le prove erano state conseguentemente annullate. Il ricorrente non contesta il fatto che ci siano dei passi identici negli elaborati, ma sostiene che la commissione nulla avrebbe fatto per individuare le posizioni del plagiante e del plagiato. Tanto più che nel primo elaborato vi erano molteplici e grossolani errori, non presenti invece in quello del ricorrente.
A seguito dell’esame di entrambi gli elaborati, il Tar Campania ha accolto l’istanza cautelare avanzata dal ricorrente, ammettendolo con riserva a sostenere la prova orale. Ordinanza poi riformata dal Consiglio di Stato.
I giudici campani tornano dunque a valutare il merito della vicenda, dando piena ragione al ricorrente e annullando gli atti impugnati. Nel caso in questione – riporta Il Sole 24 Ore – la presenza in uno degli elaborati di molteplici errori ortografici, grammaticali, lessicali e sintattici rende plausibile che l’autore abbia operato un plagio dell’elaborato dell’altro candidato, privo di errori analoghi e caratterizzato da un’esposizione compiuta e coerente. La commissione avrebbe quindi dovuto stabilire chi, tra i due candidati, fosse il plagiante ed escluderlo dalla selezione, salvaguardando la posizione del plagiato.