La nuova raccolta di Sara Favarò (nella foto) rappresenta una sorta di termometro sociale e culturale di un popolo che, grazie alla ricchezza delle proprie tradizioni, tenta di resistere all’incipiente omologazione culturale della globalizzazione.
Tra le fonti sono tanti gli artisti siciliani coinvolti: il cantautore Mario Incudine, il cantastorie Nonò Salomone, l’attore David Simone Vinci, il poeta Alfio Patti, il regista Rino Marino, il compositore Saro Agati, l’attore Antonio Ciurca, il film maker Antonello Longo, il cantautore Franco Sodano, il cantautore Giacomo Scognamillo, e altri.
“Questo volume, – spiega Antonio Tumminello, presidente Società italiana di sociologia nella prefazione – inforcando le opportune lenti, si presenta non soltanto come una raccolta di pregevole valore etnografico, ma come un affascinante e duplice viaggio nelle radici più remote del “modo siciliano” di sentire ed interpretare la vita e il mondo da parte delle generazioni che ci hanno preceduto, ma anche un viaggio nel nostro inconscio, una opportunità per esplorare quanto di quel passato remoto è ancora dentro di noi e ne ispiri le scelte consapevoli e inconsapevoli del nostro presente”.