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Psi, perplessità sul piano scuola del ministro Bianchi

Si è riunito ieri, 13 aprile, in modalità online, il coordinamento dei referenti regionali del PSI scuola, presenti anche alcuni rappresentanti dei Sindacati.

E’ stato analizzata la bozza di decreto presentata dal Ministro dell’Istruzione alle forze politiche e ai Sindacati.

Tutti i partecipanti all’iniziativa hanno convenuto sulla necessità che si ponga ordine al reclutamento dei docenti, sulla necessità di stabilizzare il personale docente e Ata, sulla necessità di incrementare le risorse salariali, sulla necessità di individuare percorsi di formazione che rispondano in maniera efficace alle necessità dei docenti.

Il piano per il reclutamento e la formazione presentato dal Ministro Bianchi non sembra puntare efficacemente in questa direzione. Il percorso per il reclutamento dei docenti appare complesso, sembra trascurare alcune discipline (in particolare le discipline STEM), interessato a reperire fondi per le università piuttosto che a formare gli aspiranti docenti.

Le proposte per la formazione si delineano più come un sistema complesso, calato dall’alto, non adattabile alle reali esigenze dei docenti, orientato a restringere la platea di coloro che potranno usufruire dei necessari adeguamenti stipendiali. Sulla scuola pubblica si investe, non si risparmia.

Gli investimenti del PNRR sulla scuola sono stati ridotti, questo sembra restituirci la cifra dell’interesse che anche l’attuale Governo sembra avere nei confronti dell’Istruzione pubblica.

Se realmente l’attuale Governo intende rappresentare una linea di discontinuità dovrà incrementare le risorse, indicare un percorso lineare per il reclutamento, puntare ad una formazione che punti sulle reali necessità indicate dai docenti.

Per ciò che riguarda il reclutamento, più che immaginare complessi (quanto virtuali) percorsi di formazione e selezione, si punti sulla qualità, alla regolarità nel tempo e alla trasparenza dei Concorsi.

Si prenda atto dell’inefficacia dei quiz a crocette e si torni a dare fiducia alle capacità delle Commissioni. Si trasformi l’organico di fatto in organico di diritto e si assuma.

Per la progressione in carriera, si riaprano immediatamente i tavoli per il contratto dei docenti. Per la formazione si incrementino i fondi per la carta docente allargandone i benefici a chi ha contratti a tempo determinato di durata annuale e si assegnino fondi per la formazione ai singoli Dipartimenti dei singoli Istituti.

Fatto ciò, come ha in parte annunciato il Ministro, si pensi ad una riorganizzazione dei cicli scolastici che potenzi la scuola secondaria di primo grado e sostenga i giovani nella fase di orientamento agli studi della scuola secondaria.

Il PSI comunicherà le proprie perplessità al Ministro e, qualora dovessero si dovessero svolgere gli Stati generali dell’Istruzione, porterà a quel tavolo le proprie proposte.

Luca Fantò

Referente nazionale PSI scuola, università e ricerca

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