Un’altra interrogazione parlamentare, con richiesta di risposta scritta, per avviare una serie di ricerche ed interventi mirati a prevenire il logoramento psicologico e l’indebolimento immunitario degli insegnanti, a seguito dell’alto stress prodotto dalla professione: a presentarla, a diversi ministri, tra cui Mariastella Gelmini e Giulio Tremonti, è stato il senatore Giuseppe Valditara, vicecapogruppo vicario al Senato di Futuro e Libertà per l’Italia, con l’obiettivo di “intervenire a tutela della salute degli insegnanti e dell’incolumità dell’utenza, in particolare intraprendendo tempestivamente” una serie di iniziative, come previsto anche dall’art. 28 del testo unico sulla sicurezza, il D.lgs n. 81/2008.
Nell’interrogazione l’on. Valditara, che dà voce in Parlamento all’allarme lanciato solo alcuni giorni fa da Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo, autore di diversi studi sul bornout e studioso di patologie psichiatriche, auspica l’attivazione “di ricerche epidemiologiche finalizzate all’acquisizione di tutte le informazioni e i dati riguardanti l’entità del ‘disagio mentale professionale’ degli insegnanti nel nostro Paese, l’incidenza delle patologie psichiatriche e neoplastiche nelle assenze per malattia e negli accertamenti sanitari operati dalle commissioni mediche di verifica afferenti al ministero dell’Economia, il consumo di psicofarmaci (antidepressivi, ansiolitici, ipnotici) e il tasso suicidario della categoria dei docenti”.
Malgrado le statistiche indichino l’esigenza di approfondire i motivi che incidono sull’alta incidenza di patologie professionali (psichiatriche e neoplastiche) legate all’insegnamento, ad oggi in Italia non si dispone ancora di ricerche epidemiologiche di questo genere. Nell’interrogazione – la n. 4-05374 – viene considerato ormai necessario avviare “corsi ed eventi nazionali e regionali di formazione per i dirigenti scolastici sul tema della prevenzione, del riconoscimento precoce dei segnali di disagio e soprattutto della gestione appropriata del disagio mentale professionale”.
E poiché il corpo docente italiano è composto per l’81% da donne , si chiede un attento esame “dell’andamento dei casi di patologia psichiatrica negli insegnanti nel corso del tempo, per calcolarne l’incidenza anche al fine di valutare gli effetti dello spostamento a 65 anni dell’età pensionabile delle donne insegnanti”.
L’on. Valditara sostiene che le iniziative dovrebbero essere finanziate “per l’applicazione del D.Lgs 81/08 nella scuola, anche attraverso opportune azioni di sensibilizzazione dei medici, anche di base e specialisti, nonchè attività di informazione, formazione prevenzione, cura e ricerca a favore di docenti e personale Ata”. Allo stesso tempo sarebbe opportuno organizzare “campagne di comunicazione sociale a favore della professione docente”, anche al fine di “ripristinarne la fiducia nei confronti delle istituzioni attraverso una nuova e meritata attenzione a una professione da troppo tempo dimenticata e svilita”.