La vicenda dell’insegnante accoltellata ad Abbiategrasso ripropone nuovamente la questione degli psicologi a scuola. Ad intervenire all’Ansa è stato il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi David Lazzari: “Siamo pronti ad entrare nelle scuole per assicurare una funzione essenziale di supporto al sistema scolastico, e rendendo così strutturale la presenza dello psicologo a scuola dopo l’esperienza pilota fatta durante la pandemia. Su questo l’Italia è in ritardo”.
Una necessità quella dello psicologo a scuola, come sottolineato dal ministro Valditara. Bisogna quindi accelerare. “In Italia abbiamo 125mila professionisti iscritti all’ordine, molti di questi hanno già maturato un’esperienza sul campo”. Lazzari ricorda proprio il periodo della pandemia quando fu siglato un protocollo con il ministero dell’Istruzione per l’attivazione di consulenze psicologiche nelle scuole ed il 70% delle scuole lo ha fatto. Ma nel 2022 il protocollo non è stato rinnovato. Ma da emergenza è il caso di passare a presenza strutturale, fissa. I disturbi e il disagio dei ragazzi sono aumentati in maniera preoccupante, anche a causa della pandemia. “La nostra azione – spiega Lazzari – è quella di intercettare le situazioni a rischio ma anche avviare un’azione diffusa di prevenzione”.
E l’Italia, a dispetto di tutti gli altri paesi occidentali che hanno un servizio di psicologia scolastica, è ancora indietro.
“Se il ministro Valditara avesse voluto sostenere l’introduzione dello psicologo nelle scuole avrebbe potuto e dovuto agire diversamente nei mesi scorsi. Con il M5S al governo sono state investite risorse specifiche consentendo l’attivazione presso le scuole di specifici servizi di supporto psicologico. Il M5S ha anche voluto fortemente il bonus psicologico, come misura generale. Purtroppo ad oggi, con il governo di cui fa parte Valditara, non risulta che la specifica norma per il servizio psicologico nelle scuole sia stata rifinanziata, avendo scaricato sulle scuole la possibilità, in caso di sussistenza di risorse, di attivarlo. Inoltre le risorse del fondo per il bonus psicologico generale sono di molto inferiori a quelle precedentemente stanziate. Ci auguriamo che a questo punto Valditara dia seguito a quanto detto oggi ponendo rimedio a questi passi indietro e chiedendo alla maggioranza di sostenere le proposte di legge sul tema in Parlamento, come quelle depositate dal M5S alla Camera e al Senato”.
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