Iniziava esattamente un secolo fa il decennio forse più fruttuoso per gli studi di psicologia infantile.
Proprio quell’anno, infatti, venivano pubblicati due libri particolarmente importanti di Jean Piaget, “Lo sviluppo mentale del bambino” e “Giudizio e ragionamento nel bambino”.
Si tratta in pratica dei primi testi dello psicologo ginevrino dedicati ai problemi della intelligenza infantile e delle modalità con cui essa si sviluppa.
L’anno precedente Piaget aveva portato a termine un altro volume di straordinario interesse, “Il linguaggio e il pensiero nel bambino”.
Di lì in avanti lo psicologo ginevrino, che aveva una solida preparazione scientifica essendosi laureato in scienze naturali, continua ad occuparsi dei diversi aspetti dello sviluppo del pensiero infantile: come si forma il giudizio morale e come nascono il concetto di numero, di tempo, di spazio o di velocità.
Sono indagini che durano decenni fino a quando, a partire dagli anni ’50, egli inizia a sistematizzare i risultati delle sue ricerche dando vita alla epistemologia genetica, ovvero allo studio dei meccanismi attraverso cui si forma la conoscenza.
Quel decennio straordinario si concludeva nel 1934 con la pubblicazione, in Russia, di un altro straordinario libro che affronta la questione del linguaggio secondo una prospettiva diversa e forse persino più proficua per le sue implicazioni educative e pedagogiche: si tratta di “Pensiero e linguaggio”, dell’altro grande psicologo dell’infanzia del ‘900, Lev Vygotskij (il volume uscì alcuni mesi dopo la morte dell’autore)
A causa di vicende diverse legate anche alla censura alla quale i lavori di Vyogotskij furono sottoposti dal regime di Stalin, la prima edizione italiana del volume, peraltro incompleta, venne pubblicata solamente nel 1966.
In Occidente una edizione precedente, anch’essa non completa, era uscita nel 1962 negli Stati Uniti, con una introduzione scritta proprio da Jean Piaget e da Jerome Bruner.
Possiamo a buon diritto affermare che nel decennio che va dal 1924 al 1934 vengono poste le basi della ricerca scientifica in psicologia infantile e, soprattutto, dello studio delle sue possibili “applicazioni” in campo educativo.
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