Ministero sotto accusa per una recente circolare con la quale si forniscono alle scuole alcuni suggerimenti per l’eventuale revisione annuale del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF).
Accusa dei sindacati: il Miur impone
L’accusa arriva da Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola e Snals che parlano senza mezzi termini di “inopportune incursioni sulla autonomia progettuale delle scuole”.
La circolare in questione è la n. 1830 del 6 ottobre scorso con la quale il Miur invita le scuole a considerare le novità legislative di questi ultimi mesi e in particolare i decreti attuativi della legge 107 entrati in vigore il 31 maggio scorso.
In particolare la nota ministeriale fa riferimento al decreto n. 62 che modifica le norme sulla valutazione e sugli esami e il decreto n. 66 in materia di inclusione degli alunni disabili.
Verso un incontro Miur-sindacati
I sindacati, nel chiedere al Ministero un incontro urgente rilevano:
“Le decisioni assunte unilateralmente, ad avviso di queste organizzazioni sindacali non tengono conto dei principi fondanti dell’autonomia scolastica, comunque connessi alle norme contrattuali che regolano il rapporto di lavoro di docenti e ATA, né a quelli elementari delle relazioni sindacali, evidenziando una tendenza più volte denunciata di riduzione degli spazi di partecipazione e di autogoverno delle scuole”.
La nota del Miur non impone ma suggerisce
Per la verità nella nota ministeriale sta espressamente scritto che “le scuole possono, entro la fine di ottobre, rivedere il piano triennale dell’offerta”. La nota suggerisce (ma non impone in modo tassativo che, nel caso in cui la scuola decida di modificare il PTOF, tenga in considerazione le modifiche introdotte dai decreti applicativi della legge 107.