La Funzione Pubblica è sul punto di sbloccare 1.315 assunzioni, mentre altre 800 sono in rampa di lancio, per un pacchetto di oltre 2.100 nuovi posti di lavoro.
La quota di stabilizzazioni nel comparto pubblico si rifà a diverse amministrazioni e sarebbe contenuta in un decreto già firmato dalla ministra per la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, in questi giorni alla firma del ministro dell’Economia.
Si tratta, commenta l’agenzia Ansa, di una vera “boccata d’ossigeno per le amministrazioni”, visto che “ora che l’operazione mobilità delle Province si è sostanzialmente conclusa, le ‘chiamate’ (in ruolo n.d.r.) possono quindi ripartire”.
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Le immissioni nei ruoli dello Stato, tuttavia, non riguarda la Scuola, che a detta della Funzione Pubblica ha potuto contare sul cosiddetto ‘concorsone’ e sul piano straordinario previsto dalla Legge 107/15. Come rimangono fuori i corpi di polizia, per i quali sono state espletate diverse autorizzazioni di assunzioni negli anni passati.
Entrando nello specifico, delle oltre 1.300 assunzioni, appena 12 riguardano i dirigenti. Quelle in quantità maggiore, riguardano il ministero dei Beni culturali (301), l’Inps (259) e il ministero della Giustizia – dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (130).
Per quanto riguarda i rimanenti 788 posti da mettere a bando, per oltre la metà (407) è già prevista l’autorizzazione ad assumere. I nuovi ingressi fanno capo ai budget accumulati nelle diverse annate.
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