L’obiettivo è quello di conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti pubblici, per cui si profilano formule flessibili di lavoro per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e in particolare delle mamme e papà.
Il governo sta lavorando infatti a una direttiva ad hoc per dare attuazione a quanto previsto dalla riforma Madia, dove si prevede che almeno il 10% dei dipendenti pubblici, dove lo richiedano, entro il 2018, possa avvalersi di nuove modalità spazio-temporali di lavoro. Nella stessa direzione vanno le convenzioni con gli asili nido e le misure per agevolare il ricorso al part time.
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La delega Madia prevede che le amministrazioni stringano accordi con nidi e scuole dell’infanzia, sempre nei limiti delle risorse disponibili.
Viene aperta anche la possibilità di organizzare, d’intesa con altre amministrazioni, campi estivi per i figli dei dipendenti: servizi di supporto alla genitorialità aperti durante i periodo di chiusura delle scuole.
Le linee guida per procedere su questo fronte dovrebbero rientrare nella direttiva che la ministra della P.a, Marianna Madia, starebbe stendendo insieme alla sottosegretaria Maria Elena Boschi, che ha la delega alle parti opportunità.
Insomma le novità per gli statali sembrano non finire, oltre al Testo Unico e al prossimo rinnovo dei contratti, ci sarà anche una direttiva apposita per un restyling del lavoro pubblico in versione ‘family friendly’.
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