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Pubblica istruzione e qualità dell’istruzione

Il Programma ha avuto come obiettivo fondamentale quello di elevare la qualità dell’istruzione, attraverso interventi formativi e infrastrutturali mediante il rafforzamento dell’integrazione del sistema scolastico sia con il sistema della formazione professionale che con il sistema produttivo.
Le iniziative del Programma operativo hanno contribuito all’ampliamento dell’offerta formativa, al miglioramento delle capacità progettuali degli istituti scolastici ed allo sviluppo di un sistema formativo integrato.
Quattro le grandi aree programmatiche all’interno delle quali si sono sviluppate le azioni:

– educazione permanente (con particolare riguardo alla tematica dell’educazione di adulti privi di qualificazione professionale e con difficoltà di inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro);
– inserimento lavorativo dei giovani;
– lotta alla dispersione scolastica (con particolare attenzione alle iniziative tese alla promozione dell’integrazione sociale e del successo scolastico dei giovani);
– rafforzamento del sistema formativo (con specifico riguardo all’aggiornamento del personale della scuola nonché al miglioramento e all’ammodernamento delle infrastrutture).

Il programma ha utilizzato risorse per circa 800 miliardi di lire, coinvolgendo pressoché tutte le istituzioni dell’istruzione professionale e tecnica del Mezzogiorno, per un totale di circa 1000 istituti e di 400 mila studenti e docenti direttamente coinvolti in specifici interventi formativi.
Gli esiti del programma sono stati discussi nel corso di un importante convegno internazionale (L’Europa per la qualità dell’istruzione) svoltosi a Palermo nello scorso mese di aprile.
L’appuntamento di  Palermo è stata anche l’occasione per propor-re le linee di intervento per la prossima programmazione del Progetto che verrà avviato a partire dal 2000 e che potrà contare su un budget di quasi 1300 miliardi per i prossimi sette anni.
"Il Piano – sostiene il MPI – è una nuova grande occasione per il sistema scolastico di rilanciare ulteriormente se stesso  contribuendo al decollo del Mezzogiorno".

Reginaldo Palermo

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