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Pubblicata sulla GU la legge di conversione del decreto 137

Anche l’ultimo adempimento formale è stato assolto e adesso il decreto 137 è legge dello Stato a tutti gli effetti: il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 ottobre con il numero  169.
Chi sperava in un ripensamento del Presidente della Repubblica e in una sua decisione di rinviare il decreto alle Camere chiedendone il riesame è rimasto deluso e non può fare altro che iniziare a pensare ad un eventuale referendum.
Ma anche su questa ipotesi si stanno già manifestando dubbi e perplessità, persino all’interno della stessa opposizione.
L’Italia dei Valori non ha dubbi e considera quella del referendum la strada maestra per cancellare le norme sul maestro unico, ma proprio in queste ore Massimo D’Alema è intervenuto per sottolineare che i tempi sarebbero eccessivamente lunghi con il rischio di andare al voto quando la legge avrà già dispiegato i suoi effetti.
Un’altra strada che l’opposizione pensa di percorrere è quella del ricorso alla Corte costituzionale; ma anche in questo caso il percorso sarebbe molto lungo.
Non è detto però che l’applicazione della legge sia semplice e rapida.
Per diventare operativa, infatti, la norma sul maestro unico avrà bisogno di un apposito regolamento che necessita di tempi medio-lunghi; ed è molto probabile che tale regolamento non possa essere pronto per marzo quando dovranno essere definiti gli organici per il 2009/2010.
E’ possibile, dunque, che di maestro unico si inizi a parlare concretamente solo a partire dal 2010/2011, a meno che il Ministro non decida che per il prossimo anno si possa dare avvio ad una  sperimentazione nazionale che però avrebbe bisogno del parere del Consiglio nazionale della Pubblica istruzione.
Insomma, la conversione in legge del decreto 137 rischia di essere, per il Governo, una vera e propria “vittoria di Pirro”.
Reginaldo Palermo

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