Nonostante la crisi di Governo e la battuta d’arresto alla Camera del disegno di legge 4754 sul reclutamento, al Ministero della P.I. si continua a lavorare per predisporre la macchina organizzativa e normativa dei concorsi. Pubblicati sul Supplemento Ordinario n. 192 alla Gazzetta Ufficiale del 18 novembre 1998 il D.M. n. 357 dell’11/8/1998, il D.M. n. 354 del 10/8/1998 riguardante l’accorpamento di alcune classi di concorso in 19 ambiti disciplinari e il D.M. n. 396 del 24/9/1998 relativo alla tabella di valutazione dei titoli nei concorsi di ogni ordine e grado.
Due le novità fondamentali: la revisione delle “avvertenze generali” e l’aggregazione in 9 ambiti disciplinari dei programmi e delle prove di esame relative a 19 classi di concorso, secondo quanto previsto dal D.M. 354 del 10 agosto 1998.
Le "avvertenze generali", che (lo ricordiamo) fanno parte integrante dei programmi di tutte le classi di concorso, contengono alcuni punti sicuramente innovativi rispetto a quelle dei precedenti concorsi:
– conoscenza delle odierne problematiche dell’educazione permanente, dell’orientamento e individuazione delle possibili forme di acquisizione di dati utili per la percezione delle attitudini e delle tendenze in atto dei discenti;
– conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica integrata e differenziata, coerente con i bisogni formativi dei singoli studenti, in particolare di quelli portatori di handicap;
– programmazione didattico-educativa nell’ambito del progetto d’istituto;
– conoscenza della Carta dei Servizi della scuola;
– pratica di sussidi didattici, compresi quelli multimediali, cui fare ricorso per il proprio aggiornamento culturale e professionale;
– conoscenza della dimensione europea nei programmi d’insegnamento.
Per quanto riguarda gli ambiti disciplinari, la principale novità sta nel fatto che gli aspiranti alle classi di concorso che ne fanno parte dovranno sostenere una o più prove comuni anziché, come nel passato, tante prove quante erano le classi di concorso alle quali partecipavano. Per comprendere meglio il sostanziale cambiamento facciamo un breve esempio. Un aspirante, in possesso della laurea in lingue e letterature straniere per poter accedere all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado, secondo la precedente normativa, doveva partecipare a due concorsi: uno per "lingua straniera" nella scuola media e un altro per "lingua e civiltà straniere" negli istituti superiori, sostenendo due prove scritte e due prove orali. Con il nuovo decreto potrà conseguire l’abilitazione per entrambe le classi concorso partecipando ad una sola prova scritta comune (ambito disciplinare 5) e ad un esame orale unico.
Con questo decreto si aggiunge un ulteriore tassello al quadro normativo per l’emanazione dei nuovi concorsi. Adesso si attende soltanto l’approvazione (crisi permettendo) del Ddl 4754 che ancora non è stato inserito nel calendario dei lavori d’aula della Camera.
E’ possibile trovare il testo integrale dei programmi e delle prove d’esame, sul numero 4 del 15 ottobre 1998 della Tecnica della Scuola in vendita in tutte le edicole.
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