È stato pubblicato il rapporto The European Higher Education Area in 2020: Bologna Process Implementation Report, per mettere in luce quali sono stati i progressi dell’Area europea dell’Istruzione superiore (European Higher Education Area – EHEA) negli ultimi due decenni.
Lo Spazio europeo dell’istruzione superiore (EHEA), istituito da 48 paesi, si è evoluto in 20 anni ed è arrivato ad un momento cruciale, all’inizio di un nuovo decennio in tempi straordinari, caratterizzati, come si legge nell’introduzione al report, a firma di Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, da eventi senza precedenti. È in tempi così critici che la cooperazione europea in materia di istruzione superiore può dimostrare il suo valore per le nostre società e il nostro popolo.
Un dato spicca leggendo il rapporto di Attuazione del Processo di Bologna ed è il numero di studenti coinvolti che ha raggiunto e superato i 38 milione. Nel complesso viene fuori un bilancio positivo, infatti è evidente come i sistemi europei di istruzione superiore siano progrediti con riforme nazionali concertate, seppure alcuni paesi si siano mossi più velocemente di altri. Sono diversi i traguardi raggiunti nell’arco di questo periodo, tra cui l’armonizzazione delle strutture dei diplomi, la realizzazione di sistemi di assicurazione della qualità affidabili, e la creazione di un ambiente che supporti l’internazionalizzazione.
Tuttavia, appare evidente come l’area dell’istruzione superiore non sia ancora abbastanza stabile: c’è ancora del lavoro da compiere, sottolineano gli autori del report, dal momento che l’Area europea dell’istruzione superiore è ben lungi dall’essere sufficientemente inclusiva dal punto di vista sociale e che i tassi di partecipazione di gruppi sottorappresentati non sono sostanzialmente aumentati.
Il Rapporto di Attuazione si suddivide in cinque capitoli tematici, che riguardano gli aspetti fondamentali dello Spazio europeo dell’istruzione superiore, la struttura dei diplomi, l’assicurazione della qualità e riconoscimento, la dimensione sociale e l’internazionalizzazione. Il sesto capitolo guarda al futuro e considera quali possano essere gli sviluppi per quanto riguarda le decisioni politiche da prendere per l’Area europea dell’istruzione superiore nel prossimo decennio.
Le fonti del report sono di diverse tipologie, quantitative, statistiche e qualitative, che vengono dal Bologna Follow -up Group, BFGU, da Eurostat, Eurostudent ed Eurydice. Sono stati in molti a contribuire alla sua redazione, la quarta dopo quelle del 2012, 2015 e 2018, che include per la prima volta testi introduttivi di riflessione che considerano gli sviluppi a lungo termine in aree tematiche chiave, tra cui soggetti e istituzioni quali la European Quality Assurance Register for higher education (EQAR) (capitolo 3), Eurostudent (capitolo 4) e l’Associazione di cooperazione accademica (ACA) (capitolo 5) partecipando in tal modo attivamente alla produzione dei contenuti.
Il Rapporto viene presentato quest’anno in modalità virtuale, durante la Conferenza Ministeriale europea, occasione di incontro tra i Ministri dell’EHEA che adotteranno il ‘Rome Ministerial Communiqué’, un documento che offrirà indicazioni sui prossimi dieci anni di lavoro dell’Area europea dell’istruzione superiore.
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