“Adottare con la massima urgenza politiche di crescita per a superare la crisi economica che ha impoverito soprattutto le famiglie che hanno al loro interno figli minori e dotarsi di una strategia nazionale, nonché di un piano di azione che preveda una pluralità di misure, perché la povertà agisce su diverse dimensioni e non ci può essere un unico strumento valido per affrontarla.” Lo chiede la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in Commissione Istruzione, con una mozione che impegna il governo a “prevedere misure urgenti ed interventi di sostegno per consentire ai minori di essere educati nell’ambito della propria famiglia; rifinanziare in modo adeguato la legge 285 del 1997 ‘disposizioni per la promozione dei diritti e le opportunità dell’infanzia e l’adolescenza’; istituire un Fondo Nazionale da attribuire agli Enti locali su parametri che tengano in considerazione le condizioni di povertà minorile e che permettano la garanzia di diritti di cittadinanza, come il diritto all’istruzione, alla fruizione delle mense e del trasporto scolastico; stabilire meccanismi di tipo sostitutivo per evitare che finanziamenti e obiettivi concordati con le Regioni e gli Enti Locali, non vengano ottemperati.”
La mozione impegna inoltre il governo a “dare immediata attuazione attraverso i decreti legislativi alla Legge 219 del 10 dicembre 2012; a prevedere misure urgenti atte a specificare che le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la potestà genitoriale non possono essere di ostacolo all’esercizio del diritto del minore alla propria famiglia; prevedere rigorosi controlli nelle strutture che ospitano i minori su tutto il territorio nazionale; e, ancora, un serio piano di contrasto alla dispersione scolastica; reperire le risorse necessarie per attuare un piano strategico di contrasto alla povertà minorile e giovanile finalizzato all’inclusione lavorativa dei giovani che escono dalle comunità di tipo familiare, considerato che tali risorse non devono essere una spesa che crea debito, ma un investimento sul capitale umano e sullo sviluppo e la crescita del Paese”.
“Dal 6° rapporto sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, presentato dal Gruppo CRC e dal garante nazionale per l’infanzia Vincenzo Spadafora, emerge in tutto la gravità della situazione e il rischio di consegnare alle future generazioni un Paese socialmente disintegrato” ha detto Puglisi, sottolineato come “nel nostro Paese la povertà sia strettamente legata anche al fenomeno della dispersione scolastica, e quindi il fenomeno limita le opportunità educative e di crescita, aggrava i già pesanti divari territoriali. La povertà minorile influisce pesantemente anche sulle cure mediche e la prevenzione sanitaria. E il dato ancora più drammatico è l’allontanamento dei minori dal nucleo familiare per questioni di indigenza della famiglia di origine che arriva alla perdita il più delle volte della capacità genitoriale”. “Siamo di fronte, dunque, ad una vera e propria emergenza, da porre al centro dell’agenda politica, che richiede importanti azioni di contrasto alla violazione dei diritti dell’infanzia. E’ un dovere intervenire – ha concluso Puglisi – per il futuro di centinaia di migliaia di bambini e del Paese”.
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