E’ accusato di avere colpito con due pugni alle tempie il padre di un bambino che aveva avuto con suo figlio un lite a scuola, risolta poi dagli alunni con scuse e una stretta di mano, un quarantaquattrenne incensurato denunciato dall’altro genitore. Dovrà ora rispondere di lesioni personali.
L’episodio è avvenuto nella zona di Assisi e su di esso ha svolto accertamenti la polizia. Secondo la ricostruzione del commissariato, riporta l’Ansa, al termine di una giornata in una scuola elementare, un padre giunto a riprendere il figlio ha scoperto che un compagno di classe poco prima dell’uscita lo aveva preso per il collo procurandogli un vistoso arrossamento dopo il suo rifiuto di fargli lo zaino. L’uomo si è quindi fermato a casa dell’amichetto che, pentito di quanto fatto, ha chiesto scusa al compagno di scuola stringendosi la mano. In serata però davanti al lavoro dell’uomo, presente anche il figlio, si è presentato il padre del compagno di scuola che – secondo l’accusa – lo avrebbe colpito.
In base alla ricostruzione della polizia l’aggressione è avvenuta dopo che l’uomo ha notato che sul collo del bambino non c’erano più i segni di rossore. A quel punto, preso dall’ira e completamente fuori controllo, l’uomo ha perso la testa.
E’ stato poi lo stesso aggressore a soccorrere subito l’uomo al quale all’ospedale di Foligno gli è stato riscontrato un trauma cranico con probabile distacco della retina. Una volta medicato si è recato al commissariato di Assisi per sporgere formale denuncia nei confronti dell’altro genitore. Questo è risultato incensurato e praticante la boxe.
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