Sulla base della ricerca di Survey Teen 2024 di Fondazione Libellula (nata con lo scopo di indagare come i ragazzi d’Italia, compresi in una fascia d’età tra i 14 e i 19 anni, percepiscano violenza, discriminazione e relazioni) le nuove generazioni avrebbero poca consapevolezza su abuso e consenso: il 20-25% dei ragazzi intervistati non considera violenza toccare o baciare senza approvazione e nemmeno raccontare dettagli intimi senza consenso del/della partner. Non sarebbero dunque percepiti come atteggiamenti violenti neppure quelli di imporre un certo abbigliamento, obbligare a geolocalizzarsi e a rendere conto di chi si frequenta fuori dalla coppia.
E ancora, si legge sul Fattoi quotidiano che riporta la ricerca, il 40% dei ragazzi concepisce la gelosia come atto d’amore, e dunque si sente abilitato a controllare cellulare e profili social del/della partner e pretende di conoscere password di account privati. La stessa percentuale non crede sia violenza telefonare o inviare insistentemente messaggi.
In altri termini sarebbe diffusa una stramba idea che romanticizza controllo e violenza, conseguenza di una cultura patriarcale che trasmette idee intrise di mascolinità tossica. Infatti molti ragazzi pensano che nei rapporti le ragazze dicano di no, ma vorrebbero dire sì e per 1 adolescente su 3 è normale che un maschio sia più interessato al sesso, mentre la metà del campione è convinto che una donna abbia bisogno di essere protetta.
Secondo i ricercatori i maschi avrebbero un ideale di maschilità basato su forza, controllo, dominanza e repressione della vulnerabilità, mentre le ragazze vengono educate a stare attente e proteggersi dai comportamenti del genere maschile.
Il 14% dei ragazzi, a fronte del 2% delle ragazze, non ritiene sia violenza costringere una persona a un rapporto sessuale; per il 19% dei ragazzi e il 4% delle ragazze non è violenza lanciare oggetti contro una persona durante un litigio.
Dalla ricerca risulta una generale tendenza a minimizzare la violenza: perdere la testa dopo un tradimento e reagire con violenza o aggressività è comprensibile per 1 adolescente su 4.
Relativamente all’idea di violenza, 1 adolescente su 3 ha subito qualche forma di violenza e ricevuto commenti indesiderati sul proprio corpo, con prevalenza tra le donne. Inoltre, una adolescente su 4 ha ricevuto richieste sessuali e attenzioni non desiderate; solo ad 1 ragazzo su 10 è accaduto lo stesso.
Interessante ciò che riguarda la richiesta di aiuto. Chi non l’ha fatto è stato per timore di ritorsioni (11,43%) e perché ha scambiato quei gesti per manifestazioni di amore (4,57%). Chi ha chiesto aiuto si è rivolto soprattutto ai coetanei e il 48.20 % alla famiglia; rispettivamente l’8,27% e il 12, 59 % alle forze dell’ordine e a centri antiviolenza ed enti preposti, che non sono visti tuttavia come punti di riferimento.
Relativamente al teen dating violence: più di 1 adolescente su 10 è stato vittima di pugni, schiaffi o colpi e ha ricevuto addosso oggetti. Il fenomeno è legato a più cause, sia individuali che sociali e culturali che interagiscono tra di loro.
Gli adolescenti sono anche testimoni di abusi: il 62% delle ragazze e il 50% dei ragazzi ha detto di essere a conoscenza di un episodio di violenza. Il 61,93% degli intervistati ha assistito a episodi di violenza fisica che si è manifestata in calci, pugni e contatti indesiderati; il 59,49% a violenza verbale; seguono quella psicologica, relazionale, sessuale e digitale.
A scuola non mancano bullismo e violenza, soprattutto per i teenager maschi e ciò per difficoltà di dialogo con il corpo docente e in modo particolare per la mancanza di modelli maschili nel mondo scolastico e la conseguente femminilizzazione.
Infine per il 71% delle ragazze e il 57% dei ragazzi c’è la percezione di essere in pericolo anche sui social network.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…