
Ieri sera, 26 marzo, c’è stata una tragedia a Torino: un bus turistico è caduto nel fiume Po nella centrale Piazza Vittorio di fronte a decine di passanti e turisti. Tutto è avvenuto intorno alle 17:35. L’autista del mezzo, che aveva trasportato una scolaresca, è morto.
Come riporta Il Corriere della Sera, a bordo del mezzo, che aveva accompagnato in città alcuni allievi di una scuola elementare di Milano, c’era solo l’autista. I primi a prestare i soccorsi sono stati alcuni canottieri, che si sono gettati in acqua e sono riusciti ad estrarre dall’abitacolo il conducente.
L’uomo, come riporta Ansa, stava andando a riprendere la scolaresca, che lo aspettava in un luogo non distante da quello dell’incidente. Alla scolaresca ora è stato trovato un mezzo alternativo per il rientro a casa.
La testimonianza
Nonostante i tentativi di rianimazione, il cuore del 64enne non ha ripreso a battere. I controlli dei vigili del fuoco, che dopo le 21 hanno recuperato l’autobus, hanno appurato che a bordo del mezzo non era presente nessun altro oltre all’autista. L’incidente ha coinvolto una famiglia di sei persone, tra cui un bambino piccolo: tre donne sono rimaste ferite. “Ci ha investito andando in retromarcia — racconta il nipote di una delle signore –, poi ha toccato il muretto ed è precipitato nel fiume. Noi eravamo a piedi, l’autobus ha sfiorato mia zia e mio cugino: se la sono cavata con alcune contusioni”.
L’ipotesi è che l’autista sia stato colto da un malore e che non sia più riuscito a governare il bus, ma solo i test diranno se sia morto prima o dopo essere precipitato nel Po.