Può insegnare chiunque, con un po’ di competenza acquisita, o per insegnare nella scuola pubblica occorre avere un’attitudine? Come abbiamo anticipato, durante la campagna elettorale la Lega di Matteo Salvini ha proposto (e inserito esplicitamente nel programma del partito) che i docenti vengano sottoposti ad una valutazione psico-attitudinale in ingresso e in itinere. Un’idea che a loro dire dovrebbe combattere il nozionismo. Lo si legge nella sezione del programma Il Patto per la scuola.
L’idea non è nuova, a dire il vero, e già qualche settimana fa ne avevamo riferito in relazione all’episodio di un docente che aveva tagliato una ciocca di capelli a una studentessa, come segno, a detta dell’insegnante, di vicinanza alle lotte iraniane a seguito della morte di Mahsa Amini. In quell’occasione i ragazzi e le ragazze di Azione studentesca avevano commentato: “Il problema va risolto a monte, a partire dalle assunzioni. Noi pretendiamo che per superare il concorso da insegnante sia necessario sostenere un test psicoattitudinale – sul modello di quello già richiesto ad esempio per le forze armate – che certifichi la capacità dell’aspirante professore di relazionarsi in maniera sana con noi studenti e di essere in grado di gestire una classe“.
La Tecnica della Scuola sul tema ha deciso ora di raccogliere il parere dei propri lettori, realizzando un sondaggio sull’argomento. La domanda è: Sei favorevole o contrario al test psico-attitudinale per l’assunzione dei docenti?
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