Verrà presentato il prossimo 19 giugno, presso l’Università della Valle d’Aosta, il Progetto CoDiSV (Corpus Digitale delle Scritture d’ambito Valdostano).
Il progetto, avviato nel 2003, consiste in un archivio digitale in continua progressione che raccoglie attualmente le riproduzioni di circa 600 quaderni di scuola redatti in Valle d’Aosta tra l’Unità d’Italia e la fine del XX secolo.
L’archivio rappresenta una vera rarità livello nazionale e internazionale, in quanto le raccolte di quaderni di scuola attualmente esistenti, conservate in copia cartacea presso musei della scuola e simili, possono contare su poche decine di documenti, per di più consultabili esclusivamente in loco.
Il CoDiSv si distingue dalle raccolte già esistenti sia sotto il profilo quantitativo che sotto quello qualitativo.
I materiali contenuti nei quaderni di scuola aprono squarci esclusivi sui modelli linguistici, sociali e comportamentali di un secolo e mezzo di storia.
Tutto il materiale disponibile nell’archivio è stato digitalizzato e verrà messo on line nel sito internet http://www.codisv.it
“Riteniamo – spiegano i ricercatori che hanno ideato e realizzato il progetto – si tratti di un evento importante, in quanto gli utenti potranno condividere la ricchezza dei materiali presenti e selezionare sottogruppi di documenti attraverso stringhe di ricerca basate su criteri diversi (datazione cronica e topica; classe di riferimento; tipologia documentaria; etc.) che consentiranno un impiego delle fonti non soltanto per fini di studio e ricerca, ma anche per scopi più genericamente culturali o didattici”.
“L’interesse scientifico del materiale documentario – spiegano ancora i ricercatori – non si inscrive in un unico settore disciplinare: i quaderni di scuola si prestano a molteplici approcci di studio, non soltanto in rapporto alle varietà di lingua di cui portano testimonianza e alla storia delle diverse discipline insegnate nel corso del tempo, ma anche in relazione ai numerosi indizi che – per esempio attraverso le consegne e i testi dei componimenti, i contenuti dei dettati, le lezioni di educazione morale, ecc. – consentono di accedere a dimensioni della ricerca scarsamente percorribili attraverso le fonti storiche tradizionali e ufficiali”.
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