Il caso sta facendo discutere: come abbiamo scritto ieri, un docente, nel corso di una lezione di francese in una scuola vicino Parigi, ha mostrato un dipinto ai propri alunni, un’opera del XVII secolo, “Diana e Atteone” di Giuseppe Cesari. La visione dell’immagine, che ritrae donne nude, avrebbe scioccato alunni e genitori, in protesta. I docenti hanno deciso, dopo aver ricevuto minacce, di non fare lezione per qualche giorno.
A dire la sua è stato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi all’Adnkronos. “Le proteste sono pretestuose, frutto dell’ignoranza e delle varie forme di ‘Cancel culture’, ‘Me Too’…. E’ un’assoluta stron***a. Se non si potessero esporre nudità bisognerebbe chiudere tutti i musei a partire degli Uffizi che ad esempio espone la Venere de’ Medici”.
“‘Diana e Atteone’ di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier D’Arpino, è un soggetto – ha sottolineato Sgarbi – che non può essere in alcun modo discusso né da studenti né da qualcun altro perché fa parte della Storia. Sarebbe come discutere la Venere di Tiziano, la Venere di Milo. E’ la prova di un’ignoranza profonda di alcuni studenti che scambiano il soggetto per la forma. Quindi si tratta di un equivoco gravissimo che è prova dell’ignoranza. Pari a quella per cui si ritiene un capolavoro assoluto la Venere degli stracci di Pistoletto che è stata bruciata e che è semplicemente una copia. Si tratta sempre di equivoci. Uno chiama capolavoro e condanna uno per aver bruciato una scenografia”.
Per Sgarbi, quindi, “è frutto di demenza e ignoranza contestare un dipinto che è del Maestro di Caravaggio, che è un’opera storica di assoluta importanza. Nato ad Arpino, Cesari è uno dei grandi pittori del ‘500-‘600 italiano. Il tema del mito di Atteone è un tema assoluto rappresentato anche da Parmigianino. Grande parte dei quadri che mostrano nudità sono capolavori universali. Sono rimasti scioccati dalla loro stupidità. Arpino di cui sono sindaco e che sta facendo una mostra sul Cavaliere d’Arpino sarebbe molto felice di esporre un’opera come quella. ‘Diana e Atteone’ è un soggetto meraviglioso”, ha concluso.
Alcuni alunni hanno accusato l’insegnante di avere fatto commenti razzisti e islamofobici. Circostanza che si è rivelata non vera; gli alunni hanno ritirato le loro dichiarazioni chiedendo scusa.
Alcuni genitori hanno preso le difese dei figli e hanno protestato contro la direzione della scuola. Le proteste sembrano essere state “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, si legge in un’email inviata dagli insegnanti ai genitori, nella quale i professori lamentano “il malessere, il moltiplicarsi degli incidenti e l’aumento dei casi di violenza che caratterizzano ormai la vita quotidiana della nostra scuola”.
I docenti sostengono che non sono garantite le condizioni di sicurezza per una vita scolastica normale, dopo le minacce e le proteste di alcuni allievi musulmani.
Il ministro dell’Istruzione, Gabriel Attal, ha annunciato “un procedimento disciplinare contro gli studenti responsabili, che hanno ammesso i fatti”.
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