Siamo stati i primi ad intuire che l’algoritmo sulla mobilità avrebbe creato una serie di errori a catena, a causa di un errore di sistema.
Ci piace sottolineare che in tempi non sospetti, prima che il caso algoritmo esplodesse, ecco cosa abbiamo scritto (1° luglio 2016): “Siccome è la prima volta che si procede con questo sistema di mobilità e gli algoritmi sono nuovi, si teme che qualcosa non funzioni per il verso giusto. Staremo a vedere se giorno 4 luglio, usciranno gli esiti della fase A della mobilità e se, soprattutto, non ci saranno errori di assegnazioni dei docenti alle scuole. Quindi è necessaria la massima attenzione e se i conti non tornano bisogna fare subito reclamo ai sensi dell’art. 17 commi 1-2 del CCNI sulla mobilità 2016/2017”.
Il 27 luglio 2016 nell’attesa della pubblicazione della fase B,C e D scuola Infanzia e primaria, abbiamo parlato senza mezzi termini di: “Errori di Sistema…Qualcosa è andato storto”.
Infatti così abbiamo scritto: “Se si tenta di andare sul servizio online della Consultazione della nuova mobilità 2016, compare la seguente scritta “Errore di sistema. Si consiglia di attendere qualche minuto e ripetere l’accesso da Istanze OnLine. Cosa significa questo? Che evidentemente ci sono non poche difficoltà da parte del Miur nel pubblicare gli esiti della mobilità della scuola dell’infanzia e primaria della fase B, C e D. Si tratta sicuramente di errori tecnici, visto che il sistema in fase di elaborazione non dà esiti corretti”.
In tale occasione il Miur, contrariato dalla nostra analisi, disse: “contrariamente a quanto riportato non sono stati riscontrati errori. La procedura, come da contratto per la mobilità, è molto complessa e prevede più fasi. Ognuna delle quali si sta svolgendo regolarmente. I soli record prodotti per la primaria sono oltre 9 milioni tenendo conto, appunto, dell’intera procedura”.
Oggi a distanza di mesi dagli esiti catastrofici della mobilità, che ha fatto registrare migliaia di errori, si cerca ancora di capire di chi sia la responsabilità e quale sia stato l’algoritmo che ha creato tanto disagio!
Ebbene abbiamo saputo, grazie al confronto con il Coordinatore Nazionale della Gilda Insegnanti Rino Di Meglio, che le società che si sono interessate della produzione e della sicurezza dell’algoritmo sulla mobilità 2016/2017, sono Finmeccanica e Hp.
Ci piacerebbe comprendere dai programmatori che fanno capo a queste società, che hanno offerto la loro competenza professionale al Miur per produrre l’algoritmo della mobilità 2016/2017, come è stato possibile che diversi docenti che richiedevano la mobilità in fase D, abbiano scavalcato i docenti che si muovevano in fase C, oppure come è stato possibile che docenti con più punti, si sono trovati fuori provincia o fuori regione, rispetto a docenti con meno punti.
Attendiamo un atto di trasparenza da parte del Miur, che fino ad oggi ha sempre dichiarato la correttezza del funzionamento dell’algoritmo sulla mobilità, ma, che con ogni evidenza ha mal funzionato per un probabile difetto di programmazione.