I bambini che si portano il cibo da casa possono pranzare insieme con tutti gli altri: lo ha deciso l’Usr del Piemonte che ha impartito alle scuole disposizioni in tal senso.
Con una circolare del 10 ottobre l’Usr del Piemonte mette fine alla cosiddetta “guerra del panino” che era partita proprio da Torino nei mesi estivi e che si era estesa in altre città d’Italia.
L’Usr chiarisce che, in attesa di conoscere il pronunciamento della Corte di Cassazione, i bambini con il “pasto domestico” potranno pranzare insieme con i propri compagni “nei locali adibiti a refezione scolastica, anche attraverso l’individuazione di apposite aree dedicate”.
Il servizio di pulizia, laddove necessario, sarà a carico dei collaboratori scolastici.
A questo punto le scuole potranno anche chiedere al proprio ufficio provinciale di riferimento una integrazione dell’organico dei collaboratori con una istanza adeguatamente motivata.
Non si sa ancora quante scuole avranno bisogno di un incremento dell’organico perchè per il momento non è ancora stato effettuato un censimento dettagliato delle richieste delle famiglie.
E’ probabile che la “promessa” di un aumento dell’organico dei collaboratori scolastici possa servire a placare gli animi di chi in queste settimane ha protestato contro il pasto casalingo affermando che consentire agli alunni di mangiare il panino fa venir meno il valore educativo della mensa scolastica.
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