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Qualche ombra sullo sciopero Cgil del 6 maggio

Sullo sciopero indetto dalla Cgil per il 6 maggio c’è ancora un po’ di incertezza.
La regola della “rarefazione oggettiva” potrebbe metterne in discussione l’effettiva attuazione in tutti i comparti, ma per il momento la Commissione di Garanzia non è ancora intervenuta.
I termini della questione sono abbastanza semplici: per il 6 maggio la Cgil ha proclamato uno sciopero generale, mentre l’Unicobas ha proclamato uno sciopero del comparto scuola per il 12 e 13 maggio.
I due scioperi sono troppo ravvicinati (l’intervallo minimo fra due azioni deve essere di almeno 7 giorni) e uno dei due è quindi di troppo.
In questi casi – per decidere quale dei due scioperi deve essere revocato – si deve tenere conto delle date di proclamazione: lo sciopero Unicobas era stato comunicato il 1° marzo, mentre quello della Cgil è arrivato due giorni dopo.
In situazioni analoghe la Commissione di Garanzia ha sempre imposto di escludere dallo sciopero generale la categoria interessata all’altro sciopero; in pratica lo sciopero generale del 6 si può tranquillamente fare ma la Cgil dovrebbe escludere dall’azione il comparto scuola che è già coinvolto nello sciopero Unicobas del 12 e 13 maggio.
D’altronde la stessa Commissione ha già dichiarato l’illegittimita di uno sciopero dei trasporti proclamato in Sicilia per il 10 maggio e un altro del settore ferroviario per il giorno 11. Addirittura c’è persino un intervento della Commissione su uno sciopero dei trasporti proclamato in Lombardi per il 13 maggio: segno evidente che almeno fino al 13 maggio funziona la regola della “rarefazione oggettiva”.
E’ molto strano, dunque, che fino ad ora la Commissione non abbia fatto nessun rilievo sullo sciopero del 6 maggio.
Nei giorni scorsi abbiamo anche provato ad interpellare la Commissione per saperne qualcosa di più, ma non siamo riusciti ad avere neppure una mezza risposta.
A questo punto non resta che aspettare. Ma è certo che se la Commissione non dovesse formulare rilievi i sindacati di base (e non solo l’Unicobas) non staranno zitti e in futuro pretenderanno parità di trattamento.

Reginaldo Palermo

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