Egregio Ministro dell’Istruzione Dott.ssa Lucia Azzolina,
so che Lei ha grande capacità di ascolto, e che protende al bene della Scuola con grande attenzione alla salute e al progresso di studenti e corpo docente.
Le porgo una mia riflessione che ambisce a delineare una proposta per la riapertura della Scuola Secondaria di II grado.
Premetto che con la dad siamo riusciti a realizzare con i miei alunni piú di quanto programmato.
Solo per fare alcuni esempi, tra tanti, abbiamo analizzato sei novelle integrali del Decameron (trattasi di Istituto Professionale, arrivavamo al massimo a due/tre novelle), videoregistrando audio e videolezione, quindi mi sono divertito, sempre con la Terza, dopo attenta analisi testuale integrale del “Trionfo di Bacco e Arianna” e relative registrazioni sia della video conferenza in Meet e sia – contemporaneamente, con il cellulare e le cuffie, dell’audio della stessa videolezione, trasmesse entrambe in Classroom successivamente alla fase sincrona, insieme alla lezione preparata di analisi del testo in pdf- a “cantare ” il testo, con coro in “sirma” dei ragazzi, oppure, ancora, dopo aver analizzato i due canti integrali della Follia di Orlando, (difficilmente in passato, in presenza, riuscivo a trattare i due canti integrali) con lo stesso sistema di elaborazione e diffusione, abbiamo “cantato” un’affabulazione di Astolfo sulla Luna, ordunque vi porgo la mia proposta di didattica integrata.
Pensare ancora alla dad o ripensare la dad a settembre assicurerebbe un rientro fluido, con la possibilità di fare verifiche sommative in presenza.
Es lunedì 8.10 – 10-10 giunge la mia metà classe quinta per il compito di Italiano, pausa, sanificazione, ore 11.10-13-10 l’altra metà classe.
Solo verifiche sommative o approfondimenti o recupero e potenziamento, le verifiche formative e intermedie di vario genere a distanza.
Quindi si tratterebbe di organizzare un calendario di turnazione di classi in presenza, con circa un 80% di ore a.d. e circa un 20% in presenza, con possibilità di usare il proprio turno o per verifiche sommative o per focus di approfondimento, ripasso, dialogo guidato etc…
Ovvero nella giornata dedicata ad una classe (metà degli alunni nelle prime due ore e l’altra metà dopo l’ora dedicata alla sanificazione), il docente non si sposterebbe ma lavorerebbe nella stessa aula per 4 ore + buco intermedio (sanificazione) pagato.
E cosí in un mese un docente di materie letterarie ad esempio con il classico orario settimanale per classe di 4 ore di Italiano e 2 di Storia andrebbe a scuola una sola volta per ogni classe, nelle quattro settimane, per cinque ore giornaliere afferenti a Italiano, mentre per Storia una volta sola per due classi in 6 ore, alternando 1 ora di lezione/verifica per metà classe, 1 ora di sanificazione, 1 ora di lezione/verifica per l’altra metà, un’ora di sanificazione e poi un’ora di lezione per altra classe, 1 ora di sanificazione, 1 ora finale per l’altra metà, alternando nel mese la disponibilità per le sue tre classi.
Ecco ci dovrà essere un bel lavoro sull’orario, che consenta, per esempio, a quella classe che fa il compito di Italiano in due fasce orarie (8.10-10.10 _sanificazione_11.10-13.10) di svolgere nella stessa giornata un compito di altra materia, prevedendo per esempio per il gruppo che svolge la prova di Italiano al primo turno, di lavorare ad altra prova/approfondimento/ripasso/recupero in altra materia e in altra classe -dopo la pausa di un’ora per sanificazione- dalle 11.10 in poi, mentre alla parte della classe che in prima ora ha lavorato per altra materia, in altra classe, di giungere, dopo la pausa di sanificazione, nell’aula dedicata a Italiano, per svolgere il compito dalle 11.10 alle 13.10.
È solo una proposta, naturalmente, ma, forse
1) consentirebbe di risparmiare su acquisto di banchi singoli, inutili se si vuole attuare un piú efficace distanziamento con 1 alunno per banco-doppio-classico, piú comodo per poter poggiare libri, tablet, per scrivere;
2) consentirebbe un afflusso a scuola dell’utenza contingentato: ogni classe 1 sola volta al mese per ogni materia;
3) eviterebbe di sovraccaricare il servizio di trasporto pubblico – con possibilità di contagio maggiore- e, di rincalzo, diminuirebbe la percentuale di eventuali ritardi degli alunni, in attesa di poter accedere al mezzo pubblico con limitazioni di ingresso, spesso pendolari, provenienti da comuni limitrofi (o da municipi diversi, nel caso di capoluoghi o città come Roma et Città Metropolitana);
4) consentirebbe un buon equilibrio tra d.a.d., lezioni e/o verifiche sommative in presenza e sicurezza.
5) eviterebbe di smembrare la scuola coi doppi turni o rientri di sabato con tutte le conseguenti difficoltà legate al trasporto e alle concordanze di orari del passaggio dei mezzi pubblici e il relativo sovraffollamento, con rischi di contagio connessi.
Andrea Giuseppe Graziano
P. S. del 30 luglio 2020
Tale proposta consentirebbe altresì di tenere in raccordo i due filoni didattici fino a che
a) ci si trovi nella condizione di poter disporre la didattica in presenza per tutti (cosí amata ed auspicata dai docenti) in piena e comprovata sicurezza, ovvero,
b) si sia costretti per la crescita del numero di contagiati in alcune zone e/o per l’espansione e diffusione territoriale di nuovi focolai mortiferi, a ripristinare la d.a.d. per la totale sicurezza degli alunni, delle loro famiglie e dei docenti.
Con questo sistema che integra didattica in presenza e a distanza, in sintesi, ci prepareremmo meglio e con un buon rodaggio procedurale ad affrontare i due possibili scenari.
Il problema della conferma delle presenze degli alunni nella d.a.d. si risolve facilmente, con l’invio d’un modulo google che gli studenti dovranno flaggare confermando la presenza ad ogni ora.
Ci vogliono 10 secondi per creare un modulo google con richiesta di risposta e ad inviarlo a tutti e 15 secondi per ricevere on line le risposte, un tempo addirittura minore rispetto all’appello generale.
Quindi basterebbe abilitare il docente a scrivere gli assenti su R. E., una volta verificati i presenti e questo sistema scoraggerebbe i furbetti, giacché diventerebbe obbligatoria e verificata e certificata su Registro Elettronico la presenza.
Il sistema é analogo alla richiesta di votare nei Collegi docenti che abbiamo svolto a distanza, su Google Meet, allorché il voto inerente alle proposte relative ai punti in discussione, avveniva con estrema rapidità, ricevuto in chat di meet il link per votare; una pratica che abbiamo sperimentato e sappiamo non durare piú di 5-7 secondi.
I banchi singoli non possono garantire in questo particolare periodo una misura anticontagio efficace, stante la particolarità della didattica che non prevede -come per altri uffici pubblici- il rapporto uno ad uno, a
distanza, con barriera di vetro temperato o plexiglass, mascherina e per pochi minuti, bensí un contatto uno a venticinque, senza alcuna barriera, in un unico spazio chiuso, per 6-7 ore consecutive e praticando un’attività in cui, necessariamente, si dà prioritariamente forza alla voce, alle voci, dunque si sospingono i fiati, i respiri, per propugnare il dialogo.
D’altra parte i contagi purtroppo tornano a crescere.
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