Poco per volta la complicatissima matassa degli organici della scuola primaria si sta dipanando e finalmente si incomincia a capire qualcosa di più su come, concretamente, verranno realizzati i tagli di organico previsti dall’articolo 64 della legge 133 e dal Piano programmatico predisposto dai Ministeri dell’Istruzione e dell’Economia.
In questi giorni sul sistema informativo del Ministero è stata messa on line la procedura per la segnalazione degli esiti delle iscrizioni e per la conferma delle classi già esistenti nella scuola primaria.
La procedura è particolarmente semplice e prevede due sole possibilità: il numero degli iscritti (e delle classi) va riferito o al Tempo normale o al Tempo pieno.Tutti i modelli orario diversi dalle 40 ore settimanali vengono quindi aggregati sotto l’unica voce del “tempo normale”, senza tenere in nessuna considerazione il fatto che le famiglie possono aver scelto 24, 27 o 30 ore.
E’ probabile quindi che, per calcolare gli organici a livello nazionale, si procederà in questo modo:
1) si calcolano le classi a tempo pieno e il relativo organico (2 insegnanti per classe)
2) per ciascuna classe prima a tempo normale si calcolano 27 ore di docenza
3) per le classi a tempo normale dalla II alla V si calcolano 30 ore di docenza
Per comprendere meglio i risultati dell’operazione bisogna considerare che, attualmente, per ogni classe non a tempo pieno, la scuola ha disposizione un docente e mezzo, e cioè 33 ore/docente.
Pertanto, in pratica capiterà che:
per le classi a tempo pieno già esistenti (34 mila circa a livello nazionale) non ci sarà nessun risparmio di organico;
per le classi a tempo normale già esistenti (poco più di 80mila) si risparmieranno 3 ore di docente per ciascuna classe (risparmio totale: 240mila ore = 11mila insegnanti circa);
per le classi prime a tempo normale (20mila circa) si risparmieranno 6 ore per ciascuna classe (risparmio totale: 120mila ore = 5.500 insegnanti circa)
Il risparmio complessivo potrebbe quindi essere di 16.500 posti
Ma, come è noto, le richieste di tempo pieno per il 2009/2010 sono aumentate rispetto all’anno in corso e quindi potrebbe essere necessario prevedere un certo aumento di organico.
Poichè il Piano programmatico e la relazione tecnica allegata al Regolamento approvato il 27 febbraio dal Governo prevedono che il risparmio legato ai nuovi orari della primaria sia di 10mila posti circa, una parte del risparmio di 16.500 posti potrebbe essere utilizzata per soddisfare – forse non completamente – le nuove richieste di tempo pieno.
E’ bene chiarire, però, che questi calcoli possono essere utili per avere una prima idea di cosa potrebbe accadere a livello nazionale. Fare previsioni sulle ricadute a livello regionale, provinciale o di singola istituzione scolastica è quanto meno prematuro.
Solo con la pubblicazione del decreto interministeriale sulla determinazione degli organici lo scenario si preciserà meglio.