Categorie: Generico

Qualche spiraglio nella vertenza sul tutor

A poche ore dalla riapertura del tavolo contrattuale sull’art. 43 si incomincia ad intravedere qualche spiraglio nella "storia infinita" della funzione tutoriale.
Secondo alcune indiscrezioni, la formulazione proposta dall’Aran alla fine di novembre potrebbe trovare d’accordo le organizzazioni sindacali (se non tutte, almeno la maggioranza di esse).
Ma qual è la soluzione proposta dall’Aran?
All’incirca questa: "Nella funzione docente rientrano anche i compiti di cui all’art. 7, 5° comma del decreto legislativo n. 59/2004. Tali funzioni vengono svolte sulla base dei criteri definiti dal collegio dei docenti" (la citazione non è testuale, ma la sostanza resta).
Dunque, come avevamo già anticipato nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali sembrano disposte ad accettare un contratto in cui si parli in qualche modo di funzione tutoriale o che comunque recepisca, almeno in parte, i contenuti dell’art. 7 del decreto legislativo.
In realtà il nodo vero riguarda il 6° comma dell’art. 7, quello che parla delle 18 ore di insegnamento dell’insegnante con funzioni tutoriali e che i sindacati sono fermamente intenzionati a respingere.
"Il fatto è che l’art. 43 non riguarda solamente la questione della funzione tutoriale
– avverte Francesco Scrima, segretario nazionale di Cisl-Scuola – ci sono anche altre questioni, altrettanto complesse: per esempio c’è il problema delle nuove figure professionali necessarie a garantire gli anticipi nella scuola dell’infanzia".
Difficile capire se al tavolo della trattativa i sindacati saranno compatti e se si riproporranno le incertezze di novembre quando Snals e Uil sembravano intenzionate a chiudere la vertenza.
"Per firmare l’accordo
– taglia corto Francesco Scrima – devono esserci le condizioni minime; la nostra organizzazione, ma presumo anche le altre, non può accettare soluzioni che mettano in discussione l’attuale modello organizzativo del team docente che ha dato ottimi risultati e che non si vede perché debba essere modificato".
"E a chi ci accusa di essere contrari a qualunque cambiamento
– conclude Scrima – posso solo dire che non bisogna confondere i riformatori con i riformisti: noi ci consideriamo riformisti, cioè vogliamo cambiare per migliorare l’esistente, i riformatori sono altra cosa".

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Autonomia differenziata con 20 scuole diverse, l’Italia si spacca? Al via raccolta firme pro referendum: strada lunga ma Conte e i sindacati ci credono

A un mese esatto dalla approvazione della Legge 86/24 sull’autonomia differenziata, il Governo, capitanato del…

19/07/2024

Campania: abolito l’obbligo del certificato medico per il rientro scuola dopo cinque giorni di malattia

Il Consiglio regionale della Campania ha eliminato l'obbligo del certificato medico per il rientro a…

19/07/2024

Tfa Sostegno, troppi posti vuoti per infanzia e primaria: la denuncia dell’università di Genova

Un problema crescente nella scuola dell’infanzia e primaria in Liguria: ci sono più posti disponibili…

19/07/2024

Abusi sessuali su minorenni online e in presenza: docente di religione condannato 12 anni

Un'ex professore di religione, ex diacono ed ex dipendente dell'Istituto per il sostentamento del clero,…

19/07/2024

Ingresso gratuito per docenti: Casa delle farfalle, Planetario e altri luoghi dell’Etna. Ecco come richiedere la teacher card

Sei un docente appassionato di natura, scienza e innovazione? Desideri offrire ai tuoi studenti esperienze didattiche uniche…

19/07/2024

Provincia di Trento, selezione di docenti per insegnare in Tirolo: candidature entro il 22 luglio 2024

La Provincia autonoma di Trento ha pubblicato un avviso di selezione di insegnanti da assegnare…

19/07/2024