Quale destino per le Rsu nelle scuole dimensionate? Altolà dell’Anief ai dirigenti
Cari dirigenti degli istituti dimensionati, prima rimuovere le Rsu in carica pensateci bene: potreste essere additati di comportamento anti-sindacale. È questo il senso del comunicato che il 17 settembre l’Anief ha reso pubblico sottolineando, per rendere meglio il senso, che “fino all’emanazione di una nota interpretativa dell’ARAN al CCNQ che determini anche i casi di indizione delle elezioni suppletive” le rappresentanze sindacali elette lo scorso mese di marzo rimangono pienamente in vigore.
L’Anief ritiene, quindi, che “qualsiasi comunicazione pervenuta da parte del dirigente scolastico in cui si asserisca la decadenza delle RSU elette durante l’ultima tornata elettorale nelle scuole dimensionate è da considerare illegittima”. Allo stesso tempo, “le eventuali convocazioni sulla contrattazione, in questo momento estese alle sole OO. SS. Rappresentative, devono riguardare necessariamente le stesse RSU elette, pena l’annullamento degli atti assunti”.
Il sindacato guidato da Marcello Pacifico ricorda, a tal proposito, che “i dirigenti scolastici non ha alcun potere di nomina, individuazione o rimozione delle stesse RSU elette dai lavoratori; pertanto – continua l’Anief – non può prendere alcuna iniziativa a riguardo che non sia condannabile per attività anti-sindacale, tanto più se consideriamo che la Consulta ha già annullato la norma sul dimensionamento”.
Per l’associazione degli educatori in formazione anche “nelle scuole assegnate in reggenza, le RSU continueranno ad ogni modo a rimanere in carica fino a nuove determinazioni. Trascorse 48 ore dalla richiesta di chiarimenti inoltrata nei giorni scorsi, preso atto degli incontri avvenuti al Miur tra le OO. SS. rappresentative, Anief attende di conoscere i tempi certi entro cui sarà assicurata la correttezza delle relazioni sindacali, visto l’inizio dell’anno scolastico e l’indispensabile individuazione delle sedi di elezioni suppletive”.
Nell’ambiente sindacale, a tal proposito, il periodo che ad oggi viene indicato ancora come probabile per la “coda” delle elezioni delle Rsu rimane la prima decade di novembre. Mancando però ormai solo poco più di 50 giorni è lecito a nutrire grossi dubbi sul fatto che l’impegno possa essere mantenuto.