Secondo quando stabilito dal decreto 73, pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 25 maggio 2021, il governo intende assicurare annualmente i bandi riguardanti il personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria, di primo e di secondo grado.
Il suddetto decreto, in merito ai concorsi ordinari già banditi con i rispettivi decreti 498 e 499 del 2020, precisa che:
Il ministero, in base al numero dei partecipanti, si riserva la possibilità di effettuare le prove riguardanti la medesima classe di concorso, non contemporaneamente.
La procedura prevista per detti concorsi, poiché è eliminata la prova preselettiva seguirà la seguente modalità semplificata:
Su modalità ”computer based”, strutturata con più quesiti a risposta multipla sui seguenti argomenti:
La prova è superata da chi consegue il punteggio minimo di 70/100.
Prevede la conoscenze degli argomenti specificatamente elencati nell’allegato A ai relativi bandi di concorso.
La valutazione dei titoli è eseguita dalla commissione preposta alla valutazione delle prove secondo quanto previsto:
Risultante dalla somma dei punti conseguiti, da ogni candidato, nella prova scritta, nella prova orale e nei titoli posseduti.
Per i vincitori di concorso il Ministro dell’istruzione, in coerenza con le riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con decreto da adottare entro 90 giorni, orientativamente entro la fine di luglio, disciplinerà il percorso al periodo di formazione e di prova, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo.
Tale percorso prevede:
Le immissioni in ruolo dei vincitori, se superiori ai posti vacanti, possono essere disposte anche negli anni scolastici successivi, sino all’esaurimento della graduatoria. I candidati che partecipano a una procedura concorsuale e non superano le relative prove non possono presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove.
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