Prima di affrontare la questione del tipo di certificato richiesto ai ragazzi per la partecipazione ai Campionati Sportivi Studenteschi, segnaliamo che sono state disposte le seguenti proroghe:
Con riferimento ai certificati medici necessari, per tutti gli alunni partecipanti ai Campionati Sportivi Studenteschi, dalle fasi d’Istituto fino alla fasi regionali comprese, è previsto il possesso del certificato di idoneità all’attività sportiva non agonistica, così come descritto dall’art. 3 del Decreto Interministeriale del 24/04/2013, modificato dall’art. 42 bis del Decreto Legge n.69/2013, convertito dalla Legge n. 98/2013 e s.m.
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Utili chiarimenti in merito alle suddette certificazioni sono contenute nelle apposite Linee Guida emanate dal Ministro della Salute in data 8 agosto 2014, le quali hanno precisato che sono attività sportive non agonistiche quelle praticate dai seguenti soggetti:
a) gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione;
b) coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti;
c) coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.
Questi soggetti sono obbligati a farsi rilasciare apposito certificato da un medico certificatore, vale a dire un medico di medicina generale e pediatra di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o medico specialista in medicina dello sport ovvero medico della Federazione medico sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano.
Il controllo deve essere effettuato con cadenza annuale e sempre annuale è la validità del certificato.
La novità principale riguarda una serie di esami che è necessario effettuare al momento del rilascio del certificato. Infatti, oltre all’anamnesi, sono necessari l’esame obiettivo con misurazione della pressione e un elettrocardiogramma a riposo, effettuato almeno una volta nella vita. Coloro che hanno patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente. Ovviamente, il medico può prescrivere altri esami che ritiene necessari o il consulto di uno specialista.
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