Dalla composizione degli organici dipende molto spesso la perdita o la salvezza delle cattedre dei docenti ultimi in graduatoria d’Istituto.
Bisogna sapere che nelle sezioni staccate e scuole coordinate, funzionanti con un solo corso, sono costituite classi prime con un numero di alunni di norma non inferiore a 25. È consentita la costituzione di classi iniziali articolate in gruppi di diversi indirizzi di studio, purché tali classi siano formate con un numero di alunni complessivamente non inferiore a 27 e il gruppo di minore consistenza consti di almeno 12 alunni.
Invece per le classi iniziali del secondo biennio (classe terza del liceo classico, dei licei scientifici, dei licei artistici, linguistici, musicali e coreutici, delle scienze umane, sportivi e per le classi terze degli istituti tecnici, degli istituti professionali alle quali si acceda da un biennio) continua ad applicarsi l’attuale normativa, sicché il numero delle classi viene definito tenendo conto del numero complessivo degli alunni iscritti, indipendentemente dalla distribuzione degli stessi tra i diversi indirizzi e/o articolazioni/opzioni. Le classi intermedie sono costituite in numero pari a quello delle classi di provenienza degli alunni, purché il numero medio di alunni per classe non sia inferiore a 22; in caso contrario si procede alla ricomposizione delle classi secondo i criteri indicati all’articolo 16 del Regolamento sul dimensionamento della rete scolastica approvato con DPR n.81 del 20 marzo 2009. Le classi terminali sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti penultime classi funzionanti nell’anno scolastico in corso, al fine di garantire la necessaria continuità didattica nella fase finale del corso di studi, purché gli alunni siano almeno 10 per classe.
Quindi tanto per fare un esempio se in un liceo ci sono 8 classi terze, e il numero complessivo di alunni è 170, essendo la media degli alunni per classe inferiore a 22, le classi terze verranno accorpate e diventeranno 7 anziché 8.