Se poi sono i genitori della vittima o la vittima stessa a denunciare i suoi aguzzini ai prof o al dirigente scolastico, allora la scuola ha l’obbligo di accertare e prendere i giusti provvedimenti disciplinari contro chi compie atti di bullismo. Sottovalutare certi episodi o certe denunce potrebbe costare molto caro ai docenti ed eventualmente anche al dirigente scolastico, qualora fosse al corrente del solo sospetto di episodi del genere.
È quanto sta accadendo in un liceo delle scienze umane di Roma, dove il dirigente scolastico e tre docenti rischiano di essere indagati dalla procura per avere sottovalutato gli atti persecutori e discriminatori compiuti da otto studenti nei confronti di un loro compagno di classe.
Questa triste vicenda, che ha visto coinvolto un ragazzino di 15 anni era stata denunciata, prima di finire nelle aule giudiziarie della procura minorile, al dirigente scolastico della scuola e al coordinatore di classe da parte dei genitori della vittima. A seguito di questa denuncia la scuola ha convocato un consiglio di classe straordinario per discutere quello che poteva essere considerato un fenomeno di bullismo.
I docenti della classe hanno ritenuto la vicenda episodica e non persecutoria ed hanno ritenuto di non procedere disciplinarmente contro gli otto studenti accusati e di chiudere la questione frettolosamente con un semplice voto di maggioranza.
Una decisione che non è andata giù alla famiglia del ragazzo vittima degli atti di bullismo, che si è rivolta al tribunale dei minori. Il Pm ha chiuso le indagini passando le carte, con la pesante accusa di atti persecutori nei confronti del ragazzo, alla procura minorile. Adesso a rischiare un rinvio a giudizio potrebbero essere anche il dirigente scolastico e tre insegnanti con l’accusa di omissione di atti d’ufficio, avvenuta quando hanno capito che la questione era più seria del previsto e forse era stata troppo sottovalutata. Anche questi sono i rischi di una professione molto complessa , complicata e forse non da tutti riconosciuta fortemente usurante.
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