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Quali sono le finalità di un’educazione finanziaria a scuola. Il progetto di un Istituto Comprensivo del trevigiano

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March 29, 2025

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Per capire cosa debba intendersi per “educazione finanziaria”, affidiamoci alla definizione elaborata dall’ OCSE, che la identifica come il processo attraverso il quale i consumatori/investitori migliorano la loro comprensione dei prodotti, dei concetti e dei rischi finanziari e, attraverso informazioni, istruzioni e/o consigli oggettivi, sviluppano le competenze e la fiducia per diventare più consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per fare scelte informate, per sapere dove andare a chiedere aiuto e per intraprendere altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario.

In Italia, l’allora Ministero della Pubblica Istruzione e la Banca d’Italia avevano siglato, nel 2007, il Memorandum d’intesa per l’avvio di un progetto sperimentale di formazione in materia economica e finanziaria in alcune scuole campione, finalizzato a introdurre tale materia direttamente nei Piani dell’Offerta Formativa degli Istituti, Negli anni, il progetto si è consolidato, evoluto e rinnovato, tanto che nel 2021 il Ministero dell’Istruzione e la Banca d’Italia hanno sottoscritto un nuovo Protocollo d’intesa “per il potenziamento dell’educazione finanziaria e la promozione della cittadinanza sociale nelle istituzioni scolastiche, al fine di rafforzare le competenze dei giovani, il loro orientamento formativo e la loro futura occupabilità”. Il nuovo Protocollo conferma la collaborazione tra le due Istituzioni nel definire, promuovere e attuare iniziative di educazione finanziaria nelle scuole, nei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, e i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Il progetto è ispirato a una didattica per competenze e propone un approccio multidisciplinare; si caratterizza per l’offerta di percorsi formativi dedicati ai docenti di tutti i livelli scolastici organizzati dal personale della Banca d’Italia sul territorio nazionale. Successivamente i docenti affrontano i temi economici e finanziari in classe con i loro studenti integrandoli nell’apprendimento curricolare. Il programma è supportato anche da risorse didattiche gratuite appositamente predisposte dalla Banca d’Italia.

In Giro per l’Italia i progetti interessanti non mancano. Come all’Istituto Comprensivo di Caerano di San Marco, in provincia di Treviso, che quest’anno ha avviato il progetto “Tutti per uno, economia per tutti”. Il progetto, come si legge sul sito della scuola, è finalizzato a sviluppare negli studenti competenze in materia di cittadinanza economica attiva e consapevole, educazione finanziaria e sviluppo sostenibile al fine di accrescere la consapevolezza degli studenti circa le scelte e le modalità di gestione del denaro, la pianificazione del risparmio e del proprio futuro economico, modelli economici inclusivi e sostenibili anche a vantaggio di tutta la comunità di appartenenza.

Le attività sono varie e adeguate all’età dei giovani studenti: i ragazzi delle prime classi della secondaria di primo grado dovranno, ad esempio, raccogliere volantini di diversi supermercati per confrontarne prezzi e riconoscere le offerte davvero convenienti con relativa argomentazione sul perché. Le seconde realizzeranno il bozzetto di una banconota immaginaria e le terze saranno chiamati a svolgere indagini statistiche mediante il paniere dell’ISTAT.

Tra i risultati attesi: sviluppare un corretto rapporto con il denaro e il suo valore, unitamente a un’adeguata conoscenza degli strumenti di gestione, delle diverse forme di pagamento esistenti e degli utilizzi che se ne possono fare.