Le università italiane godono di un’ottima reputazione internazionale, e non solo per quanto riguarda le facoltà umanistiche. E’ quanto emerge dal QS rankings by subject 2024, la classifica mondiale che valuta le università in base alle singole discipline.
Se nella classifica generale nessun nostro ateneo riesce a entrare nemmeno fra i primi cento, in questa, grazie alla lente di ingrandimento dei singoli corsi di studio, abbiamo ben otto piazzamenti nella top ten mondiale. A livello di sistema, fra i Paesi dell’Unione Europea solo l’Olanda fa meglio di noi (13 materie ai primi dieci posti al mondo), mentre Francia e Germania ne hanno appena cinque a testa. Conferma la propria posizione il 45 per cento dei corsi di laurea, uno su cinque migliora la performance e uno su quattro ha un arretramento. Complessivamente il sistema Italia fa registrare un assestamento di – 5 per cento.
La Sapienza si conferma per il quarto anno consecutivo al primo posto al mondo negli Studi classici, davanti a Oxford e Cambridge, e da quest’anno entra al decimo posto anche con Archeologia. La Normale di Pisa perde una posizione ma è comunque quinta in “Classics”. Il Politecnico di Milano è settimo sia in Architettura (su di tre posti) che in Arte e Design (su di due posti) e nono in Ingegneria meccanica e aeronautica (giù di due). La Bocconi è settima in Marketing (era ottava) e nona in Economia gestionale (dove invece l’anno scorso era settima) e si conferma 16esima in Economia e econometria e 17esima in Contabilità e finanza.
Il ranking Qs, a differenza di altre classifiche che danno maggior peso alla quantità e alla qualità della ricerca, è incentrato principalmente sulla considerazione di cui un’università gode presso professori e ricercatori di altri atenei e presso i datori di lavoro. Un criterio che ha sollevato diverse critiche, in quanto gli esperti di Qs possono fare consulenza alle università per aiutarle a migliorarne il gradimento. Resta il fatto che da diversi anni ormai questa classifica si è imposta come uno degli strumenti più utilizzati dalle famiglie al momento della scelta dell’università dei propri figli.
Nel caso dell’Italia, per esempio, ci sono ben 22 atenei che sono fra i primi 50 al mondo nelle discipline letterarie e artistiche. Oltre a quelli già menzionati nella top ten mondiale, vale la pena di segnalare l’ottimo piazzamento della Sapienza, dello Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino in Storia dell’arte (rispettivamente al 14esimo, 15esimo e 18esimo posto al mondo) e il 19esimo posto dell’università di Bologna in studi classici (l’anno scorso era 25esima).
Per Ingegneria, il PoliMi spunta anche il 12esimo posto sia in Ingegneria civile che in Ingegneria del petrolio, che è una new entry, e il 18esimo posto in Ingegneria Elettrica. Bene anche il Politecnico di Torino sia in Ingegneria del Petrolio (28esimo), che in Ingegneria Meccanica e Aeronautica (33esimo), Ingegneria Civile (37esimo) e Ingegneria Mineraria (38esimo).
Nelle Scienze della vita primeggia la Statale di Milano, al 33esimo posto in Farmacia e al 34esimo in Veterinaria (era al 48esimo). Nelle Scienze dure si segnala di nuovo il PoliMi al 31esimo posto al mondo per la Matematica (era 34esimo) e la Sapienza del premio Nobel Giorgio Parisi che è 32esima al mondo in Fisica (era 35esima).
Infine nelle Scienze sociali la Luiss resta nella top 20 mondiale in Politica e studi internazionali ma perde cinque posizioni passando dal 14esimo al 19esimo posto.
Nel dettaglio ecco le migliori università in Italia per le diverse discipline. Oltre che per Farmacia e Veterinaria, la Statale di Milano è la prima per Medicina. L’Alma Mater di Bologna è al top in diciotto discipline tra cui Agricoltura e silvicoltura, Chimica, Legge e Lingua moderne, la Bocconi per Contabilità e finanza, Economia e gestione, Economia ed econometria.
Il Politecnico oltre che per Arte e Design e Architettura è primo in Italia per Ingegneria Chimica, Meccanica e Aeronautica, Scienza dei materiali, Scienze ambientali, Ingegneria elettrica ed elettronica, Informatica e sistemi informativi, Data science e Intelligenza artificiale. L’Università di Torino è al top in Italia in Filosofia. La Sapienza oltre al record in Classics, Archeologia e Fisica è prima anche per Psicologia e Storia, l’Università di Padova è la migliore nel nostro Paese per Scienze biologiche, la Luiss è al top in Scienze politiche internazionali.
Lo scorso 20 marzo è stata celebrata la Prima Giornata Nazionale delle Università con l’iniziativa “Università Svelate”, promossa dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) con il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Per l’occasione la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha diffuso un videomessaggio in cui viene spiegato il senso dell’iniziativa: “Porte aperte per raccontarle, per farle conoscere, non solo per l’orientamento ma perché l’Università è parte della nostra comunità”, ha esordito la ministra.
Ecco alcuni aggettivi che ha usato per descrivere la sua idea di Università: “Innovativa: dobbiamo interpretare al meglio il mondo che cambia ogni giorno unendo creatività, ricerca, studio, progresso. Incisiva, deve tracciare un percorso con modelli per vivere meglio; inclusiva, l’Università è una parte di noi, si cresce insieme con il contributo di tutti, anche della ricerca. La conoscenza è la chiave che apre ogni porta: apriamo l’Università. Apriamoci all’Università. Siamo sempre tutti studenti della vita e nella vita”.
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