L’anno scolastico 2020/2021 si è appena concluso. È stato un anno particolarmente difficile, faticoso. Un anno scolastico pieno di ansie e di preoccupazioni. Per tutti: alunni, insegnanti, dirigente, personale ATA, famiglie. Ma, nonostante tutto, è stato un anno intenso, proficuo. Un anno che ricorderemo.
In conclusione, dunque, e alla luce dell’esperienza maturata nel corso dei miei anni da docente nella Scuola pubblica statale, mi pare di poter dire che le tre leggi fondamentali di un insegnante, di un educatore sono:
1) non avere paura, 2) non fare paura, 3) liberare dalla paura.
Ciò che conta, insomma, è una relazione nuova, vitale, fertile, in cui non ci sia nulla che possa avere a che fare con la paura. E poi, ovviamente, le conoscenze, le competenze, le abilità. Le tante esperienze vissute, condivise. La creatività. La consapevolezza, individuale e collettiva. Questa è la Scuola. La nostra Scuola. Ma tutto ciò può accadere, può realizzarsi soltanto in un contesto nel quale i valori siano sempre presenti, le norme e le regole siano chiare e rispettate da tutti.
Ad un alunno – Cataldo –, che aveva appena concluso l’esame di Stato, abbiamo chiesto: «Cosa diresti alla fine di questa tua esperienza scolastica?» Egli ha risposto: «Sono entrato contento in questa Scuola e adesso, dopo tre anni belli insieme alle compagne e ai compagni, ai professori, vado via contento da questa Scuola».
Leandro Janni
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