Detrazione o deduzione delle spese per l’istruzione: la differenza non è cosa da poco.
Il sottosegretario è Toccafondi ha ricordato che grazie alle disposizioni inserite nella legge 107 già con la prossima dichiarazione dei redditi sarà possibile per moltissime famiglie ottenere una riduzione sulle tasse da pagare.
Toccafondi ha anzi precisato che sarà possibile detrarre le spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza alle scuole paritarie fino a 400 euro.
Tutto esatto, ma è bene chiariere meglio la questione, anche per evitare di creare troppe illusioni alle famiglie (un milione circa) che mandano i propri figli in una scuola non statale.
La legge parla proprio di detrazione fiscale e questo significa che su una somma di 400 euro sarà possibile ottenere una riduzione dell’imposta pari al 19%.
In altre parole il vantaggio fiscale sarà al massimo di 78 euro.
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D’altronde se il beneficio fosse di 400 euro la legge 107 avrebbe dovuto prevedere per questa voce uno stanziamento di almeno 400milioni.
In realtà l’articolo 204 che detta disposizioni relative alla copertura di spesa prevede una somma nettamente inferiore ai 100 milioni di euro.
Diverso sarebbe stato se la legge avesse previsto non la detrazione ma la deduzione: in tal caso l’importo delle tasse sarebbe stato ridotto proprio di 400 euro.
Meglio essere chiari e precisi anche per evitare sgradevoli sorprese dell’ultimo momento.
Vale la pena di aggiungere che anche per i contributi volontari che le famiglie versano alle scuole a sostegno dell’ampliamento dell’offerta formativa è possibile ottenere la detrazione e quindi godere di un abbattimento delle tasse pari al 19% di quanto versato.
Ovviamente per usufruire di questa possibilità è indispensabile che la somma sia stata versata alla scuola con bollettino postale o con bonifico bancario.
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