E’ sempre più alta la quota di giovani “fortemente soddisfatti” per la vita: è quanto sostengono i ricercatori dell’Istat sulla base dei dati di una indagine conclusa in queste settimane.
“Dall’analisi per gruppi di età – dice l’Istat – emerge con chiarezza la crescita di soddisfazione rispetto al 2021 tra i giovani di 14-19 anni, la cui quota di molto soddisfatti per la vita sale dal 52,3% al 58,2%”
La soddisfazione, però, diminuisce tendenzialmente con il progredire dell’età: la quota di molto soddisfatti più elevata è appunto tra i 14-19enni (58,2%), tra i 20 e i 34 anni è minore (45,6%), è più alta tra le persone di 35-54 anni (48,2%) e si riduce nelle fasce successive, fino al valore minimo di 39,8% tra le persone con 75 anni e più.
In linea generale, con il venir meno delle restrizioni nel contrasto alla pandemia, si osserva una ripresa forte e generalizzata della soddisfazione per il tempo libero trascorso e per le relazioni amicali, soprattutto tra i giovani, e cresce leggermente anche la soddisfazione per le relazioni familiari, in particolare tra le persone di 65 anni e più (dall’85,6% nel 2021 all’88,6% nel 2022).
Analizzando i dati riferiti alla posizione lavorativa l’Istat ha evidenziato che chi è occupato o impegnato in un’attività formativa (studenti), esprime più frequentemente giudizi positivi di soddisfazione. Il 49,9% degli occupati e il 54,7% degli studenti esprime infatti un’elevata soddisfazione.
Nel confronto con l’anno precedente, la categoria che ha conseguito il maggior incremento di soddisfazione è quella degli studenti (era il 49,9% nel 2021).
La soddisfazione generale aumenta con il titolo di studio. La stima dei molto soddisfatti riguarda il 37,5% di chi ha al massimo la licenza elementare e il 52,1% dei laureati.
Nel 2022 le differenze territoriali tornano ad ampliarsi. Il Nord rappresenta la ripartizione in cui la quota di persone che esprimono una soddisfazione elevata per la vita è maggiore (49,3%), il Mezzogiorno quella in cui è più bassa (42,4%).
La regione con il più elevato livello di soddisfazione resta il Trentino-Alto Adige (61,8%), mentre quella con il livello più basso è la Campania (35,7%), dove si registra anche il calo più marcato rispetto al 2021.
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