La maturità 2022 è praticamente agli sgoccioli. In questi giorni, nei vari istituti, i docenti stanno procedendo a sottoporre i candidati al temuto colloquio orale, ultimo ostacolo che separa gli studenti dall’agognato diploma di maturità. Ma quando saranno noti i voti che le commissioni assegneranno a ogni maturando? Facciamo chiarezza.
Come abbiamo anticipato prima dell’inizio della maturità 2022, elencando le date da tenere mente in vista dell’Esame di Stato, il giorno che gli studenti più impazienti di conoscere quale sarà il proprio voto finale dovranno segnare sul calendario è il 4 luglio. Così viene specificato nella nota del 1° giugno 2022 diffusa dal Ministero dell’Istruzione.
A partire da questa data, infatti, si aprirà la terza fase della maturità 2022: la comunicazione degli esiti da parte delle segreterie scolastiche. Non c’è quindi una scadenza univoca, valida per ogni commissione d’esame, entro cui pubblicare le valutazioni. L’indicazione riguarda soltanto la data a partire dalla quale sarà possibile farlo. Alcuni maturandi italiani, quindi, riceveranno i propri risultati finali prima di altri.
Torna l’iniziativa della Tecnica della Scuola 100 alla maturità, alla sua undicesima edizione, per riconoscere i meriti dei maturandi e gli sforzi profusi in un triennio irto di difficoltà, tra didattica a distanza, mascherine e preoccupazioni sanitarie legate all’epidemia.
Quest’anno, peraltro, alla maturità sono tornate le prove scritte: un esame, dunque, decisamente impegnativo, sul quale ragazze e ragazzi si mettono alla prova con un carico emotivo non indifferente. Una sfida, quella della maturità, che prepara al futuro.
Hanno facoltà di partecipare all’iniziativa 100 alla maturità gli studenti che hanno svolto gli esami conclusivi di Stato nelle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia, ottenendo il massimo dei voti, con o senza lode.
Gli alunni che avessero concluso il secondo ciclo scolastico riportando la votazione di 100 o 100 e lode e che avessero voglia di dare visibilità ad un risultato eccellente, potranno inviarci una propria foto, che entrerà a pieno titolo nella galleria fotografica dei centisti della Tecnica della Scuola, sia sul nostro portale tecnicadellascuola.it che sui nostri profili social, Facebook, Instagram e Twitter.
In altre parole, anche quest’anno, come l’anno scorso, l’iniziativa si declina in gran parte sui social, laddove nelle edizioni passate si era dato spazio agli studenti solo sul portale d’informazione. Una novità, quella della maturità 2022, che permette ai ragazzi e alle ragazze di rilanciare l’iniziativa, a loro volta, sui propri canali Facebook e Instagram.
La galleria fotografica dei centisti verrà aggiornata periodicamente fino alla conclusione dell’iniziativa, il 20 luglio 2022
Per partecipare alla decima edizione di 100 alla maturità è necessario scrivere a 100allamaturita@tecnicadellascuola.it inviando i seguenti dati:
La segnalazione (documentata come descritto qui sopra) può essere inviata alla Tecnica della Scuola dai genitori ma anche dallo stesso studente (se maggiorenne).
Scrivete a 100allamaturita@tecnicadellascuola.it inviando i seguenti materiali:
Scegliete il MODULO APPOSITO, tra i due a seguire, stampatelo, compilatelo, firmatelo e reinviatelo alla email indicata come scansione o come foto:
Se sei il Dirigente di una scuola o un docente, e vuoi dare visibilità ai centisti del tuo istituto, raccogli i materiali fotografici e le autorizzazioni dei partecipanti (puoi usare, se preferisci, anche i nostri moduli) e inviaci tutto alla email: 100allamaturita@tecnicadellascuola.it
E’ importante sottolineare che, i dati inviati saranno trattati in conformità al Regolamento europeo (GDPR 2016/579) e al codice in materia di protezione dei dati personali (D.lvo 196/2003).
Per questo motivo, per partecipare a “100 alla maturità” è necessario che il genitore dello studente o chi ne fa le veci o lo stesso studente se già maggiorenne, dovrà fornire il proprio consenso per la pubblicazione delle foto e al trattamento dei dati personali (come da indicazioni sul modulo di partecipazione).
I dati personali verranno rimossi in modo sicuro in conformità alle nostre regole sulla conservazione e la cancellazione dei dati entro il 16 settembre 2022.
Per saperne di più, visita la nostra pagina di informazioni GDPR.
Da anni la scuola italiana si occupa, e anche con successo, di trovare strategie sempre nuove e sempre più efficaci di inclusività per gli alunni più fragili. Un’attenzione pedagogico-didattica che fa della scuola italiana un modello in Europa e non solo. Ma oggi nella scuola il concetto di inclusione è più ampio.
Il punto, su cui La Tecnica della Scuola ha scelto di porre l’attenzione è proprio questo: inclusione non significa solo attenzione alla fragilità, ma anche adeguata valorizzazione delle eccellenze.
Ricordiamo peraltro che la materia della valorizzazione delle eccellenze è stata introdotta dalla legge 1 dell’11 gennaio 2007 e, dopo una prima fase sperimentale, è ora disciplinata dal decreto legislativo 262 del 29 dicembre 2007, spiega lo stesso Ministero dell’Istruzione, che, attraverso l’albo d’onore, istituito a livello nazionale, raccoglie i nominativi degli studenti meritevoli per dare loro visibilità e premi economici.
Perché abbiamo scelto un canale che parli la lingua dei ragazzi e che, parlando la lingua dei ragazzi, possa comunicare loro il messaggio: studiare è cool!
Educare al corretto uso degli strumenti digitali e dei social, infatti, significa anche insegnare a scegliere che immagine costruire di se stessi. Qualsiasi cosa postiamo contribuisce a costruire la nostra social identity – ormai è piuttosto chiaro – dunque perché non invitare i ragazzi a promuovere i risultati del proprio impegno scolastico?
E c’è di più, perché ci piace porre l’accento anche sulla questione di genere. Nell’educazione all’eguaglianza di genere, dare spazio agli innumerevoli successi scolastici delle ragazze (spesso superiori, numericamente, a quelli dei ragazzi), ci sembra un modo plastico per ricordare che a fronte di carriere scolastiche di successo, le donne ancora oggi occupano ruoli subalterni nelle aziende e ricevono salari non adeguati, segno che i loro meriti vengono sottostimati rispetto a quelli dei colleghi uomini.
Meno soldi per le armi, più finanziamenti per la scuola, la sanità e la lotta…
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