Ci vengono segnalate, da più parti d’Italia, comportamenti illegittimi di alcuni dirigenti scolastici e la pubblicazione di circolari antisindacali. Sarà la sindrome del preside sceriffo o del preside padrone, confortato dalla legge 107/2015?
Questo non è dato saperlo, tuttavia prendiamo visione di tali circolari e riscontriamo atteggiamenti che sono realmente antisindacali e denotano un’imponenza che andrebbe doverosamente sanzionata. Si tratta di un modo provocatorio di agire, tipico di chi vuole accendere un cerino vicino ad una tanica di benzina.
Cui prodest? Veramente non si comprende il perché obbligare, tramite circolare interna i docenti a permanere a scuola, secondo il proprio orario di servizio, nel periodo successivo agli scrutini e fino al 30 giugno. Non si comprende nemmeno il perché imporre le ferie ai docenti secondo delle date d’ufficio, sia in partenza che in conclusione. In una circolare molto dubbia sul piano della legittimità, il DS scrive quanto segue: “Facendo seguito alle delibere degli organi collegiali dell’Istituto, si comunica che: i docenti non impegnati negli Esami di Stato per tutto il periodo degli stessi resteranno a disposizione dell’Istituto a partire dal 20.06.2016 e fino al 30.06.2016 ed espleteranno il loro normale orario di servizio”.
La circolare prosegue affermando: “ L’eventuale necessità della disponibilità oltre la data del 30.06.2016 sarà eventualmente (sic!) resa nota con successiva comunicazione”. Il Ds impone per circolare anche le ferie per chi non fa esami di Stato. Infatti i docenti che non sono impegnati in esami di Stato “dovranno prendere le ferie dal 1° luglio al 15 agosto e dovranno riprendere servizio il giorno 16 agosto al fine di realizzare i programmati corsi di recupero, di sostegno e di orientamento, di rinforzo e di ogni altra attività progettuale per tutti gli alunni che hanno riportato insufficienze”. Invece chi è impegnato in esami di Stato dovrà prendere le ferie dal giorno successivo alla conclusione degli esami fino al 24 agosto 2016, essendo obbligati ad espletare gli esami di riparazione (sic!) dei debiti scolastici.
Le nostre considerazioni è che un Dirigente scolastico, anche se si fa scudo degli organi collegiali, non può ignorare le leggi e i contratti “vigenti”, imponendo orari di servizio non previsti dalla legge e decidendo, in modo imperativo, le date delle ferie dei docenti. Tuttavia c’è chi fa ancora peggio!! Ci arriva un’altra segnalazione che ci fa notare un’altra assurdità, scritta in una circolare: “Si fa presente che il personale docente, con incarico a tempo indeterminato e determinato (fino al 31/08/2016), è invitato a presentare la domanda di richiesta di ferie e festività soppresse, in mancanza si procederà d’ufficio” fin qui nulla di strano, ma poi: “ Nel presentare la richiesta le SS. LL. terranno conto della normativa vigente, Legge n. 228/2012 art. 1 c. 54 e c. 56 (Legge di Stabilità 2013) e della nota MEF del 4/09/2013 prot. n.72696 (vacanze natalizie dal 22/12/2015 al 6/01/2016 per giorni 10 e vacanze pasquali dal 24/03/2016 al 29/03/2016 per giorni 3).
Pertanto dai giorni spettanti 32 o 30 dovranno essere decurtati giorni 13 oltre a quelli usufruiti ai sensi dell’art. 15 c. 2 del CCNL/2007, escludendo i giorni per assolvere ai seguenti obblighi: scrutini finali, collegio dei docenti, componente di commissione agli esami di Stato e per gli esami degli alunni con giudizio sospeso”. In buona sostanza questo Ds ha deciso arbitrariamente di decurtare, anche ai docenti di ruolo, 13 giorni di ferie goduti tra Natale e Pasqua”. Ci piacerebbe sentire i pareri dei sindacati al riguardo di queste circolari.
Anche l’Associazione Nazionale Presidi dovrebbe intervenire con una nota in cui si esprima sulla legittimità di queste circolari. Attendiamo di vedere chi si muoverà!
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