È rivoluzionario parlare di tematiche come diritti dei lavoratori, lavoro grigio e nero, e lavoro minorile a scuola? La risposta potrebbe sembrare scontata: no. Eppure per molti ragazzi e ragazze sono ancora molti i dubbi sulle sfumature che questi fenomeni possono avere nella pratica, e quali sono le connessioni con la vita di tutti i giorni, a partire dai prodotti di consumo, come banane, caffè e cacao.
Grazie al progetto di Fairtrade “Studenti per una cultura della legalità” sostenuto con i fondi dell’8×1000 raccolti dall’Unione Buddista Italiana, due classi dell’Istituto Besta di Treviso e dell’Istituto Agrario Lanoce di Maglie (Lecce) lo scorso anno scolastico si sono messe alla prova proprio su questi temi, approfondendo le problematiche del lavoro irregolare in agricoltura in Italia e le caratteristiche del caporalato.
Insieme a Fairtrade gli insegnanti hanno elaborato un programma specifico per gli indirizzi formativi dei due istituti: grazie ad una collaborazione con Arci Lecce, FLAI CGIL e Confcooperative e con alcune aziende agricole pugliesi, nei dintorni di Maglie i ragazzi hanno partecipato a degli incontri sul tema dei diritti sul lavoro. Inoltre studenti e studentesse dell’Istituto Agrario Lanoce hanno analizzato cosa significa per una azienda intraprendere un processo di certificazione, cos’è una analisi dei rischi e hanno partecipato alla simulazione di un audit in azienda. I ragazzi e le ragazze del Besta, dove i giovani si formano su contabilità, amministrazione d’azienda, comunicazione e promozione commerciale, hanno sviluppato invece dei materiali di comunicazione per spiegare ai coetanei cosa si intende quando si parla di legalità in agricoltura, cosa sono il lavoro nero e quello grigio e le declinazioni del caporalato nel nostro paese.
A conclusione del progetto gli studenti del Lanoce hanno divulgato la loro esperienza a tutti i compagni dell’Istituto nell’ottica peer to peer. Quelli del Besta hanno organizzato un convegno dedicato al tema del lavoro irregolare in Veneto
L’attività è stata guidata da Fairtrade, organizzazione internazionale che promuove i diritti dei lavoratori e dell’ambiente lungo le filiere agricole. L’organizzazione supporta gli insegnanti della scuola primaria di primo e secondo grado e della scuola superiore nella realizzazione di progetti scolastici e formazioni per i ragazzi e le ragazze su alcune delle grandi tematiche riguardano le filiere agricole.
La possibilità di inserire queste tematiche all’interno dei propri progetti formativi è davvero ampia: può riguardare le ore di educazione civica nel quadro delle attività per gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030; geografia e storia nello studio dei continenti e dei processi di decolonizzazione; l’origine e le caratteristiche di alcuni prodotti come cacao, caffè e banane per gli istituti agrari; la sostenibilità delle imprese agricole e delle aziende per le scuole con indirizzo economico.
Se un istituto vuole intraprendere un percorso con Fairtrade può ricevere maggiori informazioni sul sito internet oppure scrivere scuole@fairtrade.it
I CONTENUTI DELL’ARTICOLO SOPRA RIPORTATI SONO DI CARATTERE PUBBLICITARIO
A proposito della polemica su voti sì/voti no a scuola, vorrei proporre la seguente riflessione…
A scuola si può spiegare come funziona, ma l'intelligenza artificiale non ha nulla a che…
A Modena è scattato un appello, sottoscritto già da 4.321 persone tra genitori, studenti e docenti per chiedere maggiore…
La Scuola Ebraica Elementare 'Vittorio Polacco' di Roma ha compiuto i suoi primi 100 anni:…
E’ successo di nuovo. Un’altra fotografia del Ministro Valditara è stata bruciata, a Roma, davanti…
Per otto italiani su dieci la violenza di genere è un fattore preoccupante: ritengono infatti…