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Quando la sala slot è troppo vicina alla scuola…

 

Comincia a produrre risultati la lotta contro la ludopatia, la dipendenza da gioco, al fine di tutelare gli alunni: una sala slot troppo vicina ad una scuola è stata infatti costretta alla chiusura. “Almeno per il momento, deve chiudere”, ha dettato un’ordinanza cautelare del tribunale emessa il 19 dicembre dal Tar della Toscana.

A farne le spese è stata l’autorizzazione rilasciata dalla Questura di Prato a una Videolottery della Chinatown pratese, costringendola – almeno sino al giorno della sentenza – a chiudere i battenti.

Il Tar dà così ragione al Comune di Prato, rifacendosi per la prima volta alla legge regionale sulla ludopatia. La norma infatti prevede che non possano essere aperte nuove videolottery in prossimità delle scuole, in un raggio di almeno 500 metri di distanza.

“Abbiamo ottenuto un grande risultato. Questo provvedimento – spiega il sindaco della città Matteo Biffoni – segna un passo avanti, non solo per Prato”. Il sindaco manifesta la sua soddisfazione proprio perché il provvedimento del Tar ha ritenuto fondato il ricorso presentato dal Comune.

L’ente aveva fatto ricorso nell’estate scorsa contro la Questura che aveva concesso alla sala scommesse di via Pistoiese l’autorizzazione per l’apertura. Ma la sala slot, gestita da un giovane cinese, si trova a soli 130 metri dal liceo scientifico ‘Livi’ e quindi violerebbe la legge regionale toscana 57/2013 per il contrasto alla ludopatia.

 

 

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“Grazie al lavoro del nostro Servizio attività economiche e del nostro ufficio legale – sottolinea il sindaco – abbiamo ottenuto un risultato importante. Il Tribunale amministrativo regionale ha ribadito che nel rilascio delle autorizzazioni le questure non possono ignorare le leggi regionali e ha chiesto la sospensiva con provvedimento d’urgenza. Siamo preoccupati per il crescente numero di videolottery in città: aprire una Vlt oggi è fin troppo facile, ma l’opportunità di rilasciare o meno l’autorizzazione per attività di questo genere non può dipendere solo da valutazioni di ordine pubblico, dobbiamo prevenire la ludopatia e tutelare la salute dei cittadini, in particolare dei giovani, e studiare con attenzione la modalità di gestione delle sale”. La sentenza di merito del Tar è prevista per maggio 2015.

Di certo, fino ad allora gli studenti non saranno più tentati di marinare la scuola per giocare con le slot machine.

 

 

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Alessandro Giuliani

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