Categorie: Attualità

Quando Mattarella parlava con il sindacalismo di base

Fra i numerosi “ricordi” di Sergio Mattarella ministro della Pubblica Istruzione che stiamo raccogliendo in questi giorni, quello di Stefano d’Errico, segretario nazionale di Unicobas.

“Nel 1990 – racconta Stefano d’Errico – facevo parte della delegazione COBAS che Mattarella, Ministro della Pubblica Istruzione (oggi ‘Istruzione’ …e basta) invitò alla prima (ed unica) Conferenza nazionale sulla Scuola (ché i cosiddetti ‘stati generali’ della Moratti furono solo una farsa). Si tenne dal 30 Gennaio al 3 Febbraio 1990 e ne conservo ancora la cartella prestampata e le numerose pubblicazioni”. 

Chi c’era nella delegazione?


S. d’Errico
Eravamo sei membri, scelti dall’assemblea nazionale del Movimento, più i due eletti con il 7% secco raccolto dalla nostra lista presso il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (uno per le Elementari ed uno per le Medie). Credo, in proposito, sia significativo ricordare che nessuno di quegli otto, oggi è più nei COBAS.Sei, esattamente come per i ‘grandi’ CGIL, CISL, SNALS e UIL (che ottenne un risultato simile al nostro). Una delegazione paritetica, testimonianza di ben altro spirito democratico rispetto ad oggi. 

Era un clima diverso, insomma…


S. d’Errico
Certamente. Era il momento della legge 148 sui moduli nella Primaria e delle lotte per affermare il tempo pieno. Ai tempi di Mattarella, il Movimento dei Comitati di Base aveva portato da poco ottantamila insegnanti in piazza e bloccato gli scrutini nella maggior parte delle scuole del Paese.

E poi cosa accadde?

S. d’Errico
A partire dalla approvazione del decreto 29 del 1993 sulla privatizzazione del rapporto di lavoro di pubblico impiego cambia praticamente fino ad arrivare al 1997 quando, con il Governo D’Alema e con l’attiva complicità dei sindacati pronta-firma, ai sindacati di base vengono vietate persino le assemblee in orario di servizio (che all’epoca erano un elementare diritto democratico riconosciuto a tutti)

Ma torniamo al 1990 e all’incontro con Mattarella


S. d’Errico
Sì, certo: il Ministro ci ricevette, ci ascoltò con attenzione per un’ora filata, senza alcuna preclusione 

E allora cosa vi aspettate, ora?

S. d’Errico
Questo Presidente della Repubblica ha gli strumenti per valutare con cognizione di causa la palese incostituzionalità di norme che, trasformando operatori non subordinati in vassalli di ‘mentor’ ed Invalsi, ledono la libertà di insegnamento, nonché quelle che impediscono una degna rapprentanza professionale alla nostra categoria. 

In altre parole siete ottimisti…


S. d’Errico
Si tratta solo di capire se sarà nelle condizioni (politiche) di farlo

Reginaldo Palermo

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