Una delle domande che più interessa i docenti che devono fare domanda di trasferimento è : ”Quanti ambiti o quante scuole si potranno chiedere nella prossima domanda di mobilità?”.
La risposta cambia a seconda dello stato giuridico del docente. Per gli accordi raggiunti finora da Miur e sindacati, la situazione delle preferenze esprimibili è molto varia. I docenti già di ruolo entro il 2014 nelle scuole secondarie e che si spostano all’interno dello stesso comune potranno esprimere 15 preferenze di scuole del comune esclusa ovviamente la scuola in cui sono titolari. Per i docenti delle scuole primarie e dell’infanzia si parla di 20 preferenze scolastiche. Invece i docenti che chiederanno trasferimento tra comuni diversi della stessa provincia, compresi anche i neoassunti della fase 0 e A, avranno l’opportunità di esprimere 15 preferenze territoriali ( scuole secondarie) e 20 ( scuole primarie e dell’infanzia), potendo scegliere tra comuni, scuole o ambiti ( ovvero tutte le scuole dell’ambito preferito).
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Quindi i distretti non dovrebbero più comparire e come preferenze sintetiche rimarranno solo i comuni e gli ambiti. Per quanto riguarda invece i docenti già di ruolo entro il 2104 che chiedono trasferimento interprovinciale potranno sempre esprimere le 15 preferenze tra scuole ( scuole secondarie) e 20 ( scuole primarie e dell’infanzia) , comuni ed ambiti. Il primo ambito scelto, equivale alla scelta di tutte le scuole in esso contenute. Mentre per gli ambiti scelti successivamente al primo, nel caso non fosse stata assegnata la titolarità in una scuola del primo ambito, servono per acquisire un’eventuale titolarità nel medesimo ambito. Chi volesse mettere più ambiti, senza seguire una logica territoriale potrebbe tranquillamente farlo. Quindi se ad esempio un docente si vuole spostare dal Piemonte alla Calabria, potrebbe inserire per prima le scuole di Cosenza città, poi se vorrà scegliere degli ambiti dovrà scegliere come primo ambito quello in cui si trova Cosenza, dove se c’è posto avrà titolarità in una scuola, e poi potrà chiedere altri ambiti fino a completare le 15 preferenze, ma su questi ambiti, sempre se c’è posto, avrà la titolarità di ambito. Sarebbero queste le indiscrezioni che trapelano sull’accordo fatto, anche se non è ancora stato pubblicato nulla di ufficiale.
Invece completamente diversa sarebbe la situazione per i docenti neoassunti con la fase B e C. Costoro non potranno chiedere le scuole, ma soltanto ambiti, e, a quanto pare, saranno obbligati a chiederli tutti a livello nazionale. In buona sostanza si replica lo stesso terno a lotto delle immissioni in ruolo della fase B. Siamo comunque i attesa della bozza di accordo e di ulteriori precisazioni. Nel frattempo i tecnici del Miur stanno elaborando anche le tabelle dei punteggi dei titoli.
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