I lettori ci scrivono

Quanto è difficile insegnare

Fare l’insegnante oggi comporta una grande responsabilità unita ad una grande forza e un’indomabile passione, caratteristiche che si devono avere per trasmettere agli studenti del nostro tempo quell’entusiasmo necessario e vincente per far apprendere loro, più che i contenuti disciplinari, gli strumenti indispensabili per affrontare le asperità della vita e raggiungere traguardi elevati.

Purtroppo siamo lontani da un metodo di insegnamento prettamente nozionistico, con un docente ex cattedra che forgia contenuti e saperi: la società contemporanea vuole un insegnante che sia un testimone del tempo che vive, e quindi, capace non solo di trasmettere cose da apprendere, ma di dare testimonianza del proprio essere, al contempo, docente, formatore, ma anche persona da offrire ai ragazzi lezioni di vita pratica per affrontare le difficoltà di tutti i giorni.

Oggi, rispetto al passato, i giovani hanno più spiccate potenzialità, grazie alle moderne tecnologie, che gli permettono di interfacciarsi con il mondo, seppur virtuale, rappresentato dai social network, i phone, tablet e altri strumenti della comunicazione di massa.

Quando si è giovani, l’entusiasmo è alle stelle, si ha quell’energia e quella carica indispensabile per affrontare il gruppo classe, amalgamarlo e renderlo partecipe e interessato all’attività didattica. Ci sono molti modi di insegnare, ciascun docente possiede il suo metodo e l’esperienza si costruisce giorno dopo giorno, perché le dinamiche che si interpongono sono diverse a seconda della classe: bisogna sapersi adattare alle diverse esigenze a seconda dei casi, perché i ragazzi non sono come diceva san Giovanni Bosco “Cocci vuoti da riempire, ma fiaccole da accendere”. L’espediente principale per tenere un gruppo classe collaborativo è quello di catturare l’attenzione degli alunni su un problema che sta particolarmente a cuore a loro.

Oltre all’esperienza, conta molto anche l’aggiornamento e quindi l’adattamento del nostro modo di insegnare, che deve procedere con la stessa velocità del mondo che circonda noi e i nostri alunni.

Mario Bocola 

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Tagli di 5.660 posti in organico docenti, 27.926 pensionati, classi con 28 alunni e più, questi i dati per l’anno scolastico 2025/2026

Nella giornata odierna 18 marzo 2025 ha avuto luogo un incontro tra il Ministero dell’Istruzione…

18/03/2025

Concorso DS in Sicilia: protestano i candidati fermati

Pubblichiamo questa lettera che ci è pervenuta da un gruppo di docenti che hanno partecipato…

18/03/2025

La scuola dell’infanzia statale compie 57 anni, adesso c’è chi vorrebbe renderla obbligatoria

Il 18 marzo è una data storica per il sistema scolastico italiano: proprio in questo…

18/03/2025

Indicazioni nazionali: le associazioni professionali criticano l’impianto del testo della Commissione e chiedono più tempo per potersi esprimere

Con un documento diramato in queste ore, diverse associazioni professionali del mondo della scuola esprimono…

18/03/2025

Figure femminili e paesaggi: studio critico di Gaetano Cosentini alla luce dei classici

Gaetano G. Cosentini, che conosciamo per antica data, anche attraverso gli scritti, non smette di…

18/03/2025

Riscatto laurea, tanti docenti vorrebbero ma costa troppo: ddl in Senato per pagare 900 euro per ogni anno di studi (proposta sen. Bucalo FdI)

L’allontanamento della soglia per accedere alla pensione, imposto con le riforme previdenziali Amato e Fornero,…

18/03/2025