Nella pagina di Wikipedia riguardante la voce Dirigente scolastico, nella parte che si riferisce al suo trattamento stipendiale si scrive: “La struttura della retribuzione del Dirigente Scolastico è strutturata in:
Stipendio tabellare: 43.310,90 euro annui.
Assegno ad personam: conferito ai Dirigenti ex Presidi incaricati per importi che variano da circa 3.500 euro fino a circa euro 12.000 annui.
RIA (retribuzione individuale di anzianità): conferita ai Dirigenti ex Presidi di ruolo i cui importi sono simili a quelli dell’assegno ad personam.
TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO (definito a livello regionale in sede di contrattazione integrativa annuale)
Retribuzione di posizione (parte fissa + parte variabile): da 3.556 euro che costituisce la parte fissa fino a euro 34.195,96 annui che costituisce la parte variabile. Viene stabilita una graduazione delle funzioni dirigenziali attribuendo un “punteggio” ad ogni istituzione scolastica (sulla base di dimensione/complessità/contesto territoriale) per poi raggrupparle in fasce a cui si attribuisce un valore economico differenziato.
Retribuzione di risultato: la parte base è proporzionata alla retribuzione di posizione percepita alla quale si aggiungono gli importi relativi allo svolgimento degli incarichi aggiuntivi.
Retribuzione incarichi aggiuntivi: oltre alla retribuzione ordinaria spettano al dirigente ulteriori indennità per gli incarichi aggiuntivi svolti, obbligatori o non, tra i quali la presidenza commissioni esami di stato nelle scuole secondarie di secondo grado (da euro 1817 fino a euro 3519), attività connesse all’educazione degli adulti e alla terza area degli istituti professionali (2% somme a tal fine stanziate), incarico di reggenza di ulteriori istituzioni scolastiche (attualmente 9.609,34 euro annui d’indennità di reggenza a cui si aggiunge una integrazione della retribuzione di risultato pari all’80% della retribuzione di posizione parte variabile della scuola affidata in reggenza, per un totale che varia da circa 15.000 a 20.000 euro), direzione di progetti (una percentuale variabile rispetto all’importo dello stanziamento, ad esempio il 5 % del costo totale del progetto nel caso dei PON), presidenza di commissioni di concorso, funzioni di “mentor” nell’attività di formazione per i dirigenti neoassunti, funzioni di commissario governativo, e ogni altro incarico non ricompreso nel regime di onnicomprensività del trattamento economico del personale dirigente.
Pertanto la retribuzione annua complessiva di un dirigente scolastico, considerando le contrattazioni integrative regionali, varia nella realtà tra un minimo di circa 53.000 euro per un dirigente senza retribuzione di anzianità posto a capo di un istituto poco complesso (ad es. 4° fascia retributiva CIR della regione Calabria), a 65.000/75.000 euro per un dirigente con assegno di anzianità e posto a capo di un istituto complesso, fino a 85.000/95.000 euro per un dirigente con assegno di anzianità, posto a capo di un istituto complesso e incaricato della reggenza di un’ulteriore istituzione scolastica “.
Allargando l’orizzonte si può vedere quanto guadagnano i presidi in Europa dall’’articolo pubblicato su corriereuniv.it in cui si scrive: “Mettendo a confronto i salari dei presidi si notano diverse differenze. A livello di scuola primaria, il salario minimo varia da meno di 9.000 euro annuali della Bulgaria ed Ungheria ai più di 100.000 euro del Regno Unito. Nella scuola secondaria, il salario più alto, a parte nel Regno Unito, si guadagna nel Lussemburgo con 115.508 euro, in Irlanda con 84.979 euro e in Olanda con 80.803 euro”.
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