Categorie: Estero

Quanto spendono gli studenti europei per studiare?

A questa e ad altre domande risponde l’ultima pubblicazione di Eurydice sui sistemi nazionali di tassazione e di sostegno agli studenti dell’istruzione superiore in Europa.

Lo studio, disponibile in lingua inglese con il titolo National Student Fee and Support Systems in European Higher Education – 2015/16, presenta una panoramica comparativa dei 28 Stati membri dell’Unione europea oltre a Bosnia ed Erzegovina,  Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Norvegia,  Serbia e Turchia, sulle tasse e sul sostegno finanziario per l’anno accademico 2015/16 ed offre informazioni su ciascun paese che permettono di  conoscere il funzionamento dei singoli sistemi di tassazione e di finanziamento, compresa l’erogazione di prestiti e borse di studio nell’istruzione superiore.

Per quanto riguarda il sostegno agli studenti, esso assume forme diverse e mira a soddisfare esigenze diverse da paese a paese. In diversi paesi, parte del sostegno è indiretto, cioè va alle famiglie sotto forma di indennità o benefici fiscali. Tuttavia, le misure di sostegno finanziario diretto sono le più comuni (sovvenzioni e prestiti). Spagna, Croazia, Romania e Bosnia-Erzegovina sono gli unici paesi in cui il sostegno agli studenti si basa esclusivamente sulle sovvenzioni, mentre l’Islanda è l’unico paese che non ha alcun sistema di borsa di studio.

Sul sistema di tassazione, le tasse più alte le pagano gli studenti del Regno Unito (Inghilterra , Galles e Irlanda del Nord). A differenza di altri sistemi, tuttavia, tali tasse sono rimborsate dopo la laurea quando il laureato ottiene un lavoro retribuito e guadagna uno stipendio al di sopra di una certa soglia.

Altri paesi hanno tasse relativamente alte: l’Irlanda , Spagna, Italia , Lettonia, Lituania , Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Svizzera. In Ungheria, invece, la maggioranza degli studenti beneficiano di finanziamenti statali e non pagano le tasse .

Lara La Gatta

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