La bozza del documento che ha dato indicazioni su come le scuole devono gestire i casi di contagio da Covid 19, ha creato non pochi malumori tra i sindacati, i quali hanno chiesto l’apertura di un tavolo di confronto per discutere alcuni aspetti specifici trascurati nella nota come ad esempio come procedere per le nomine di eventuali supplenze.
Per quanto riguarda le indicazioni e la gestione di casi di contagi nella nota è fatta una distinzione tra i soggetti vaccinati e i non vaccinati. Nello specifico la bozza, prevede la seguente gestione.
Con un solo alunno positivo
Qualora si dovesse accertare che nella classe vi sia un soggetto positivo è prevista una sorveglianza con testing per tutti gli alunni, docenti e operatori che hanno operato in quella determinata classe o hanno avuto contatto con il soggetto. I soggetti che sono negativi al primo test possono rientrare in classe.
Con più di un alunno positivo
Se i positivi dovessero essere più di uno, va fatta la differenza tra i vaccinati e i non vaccinati.
– per i soggetti vaccinati/negativizzati negli ultimi 6 mesi: sorveglianza con testing e somministrazione di due tamponi a distanza di 5 giorni
– per i soggetti non vaccinati/negativizzati da più di 6 mesi: quarantena e somministrazione di due tamponi a distanza di 10 giorni.
– quarantena per tutti gli alunni della classe
Disposizioni per i docenti e gli operatori della classe
Per i docenti e gli operatori che hanno avuto contatti con la classe:
Se vaccinati
I docenti che hanno svolto attività in presenza nella classe del caso positivo sono sottoposti a sorveglianza con testing.
Possono rientrare a scuola se il risultato del primo tampone dovesse essere negativo e ripetere il tampone dopo 5 giorni.
Se non vaccinati/negativizzati da più di sei mesi.
Saranno sottoposti a quarantena e a somministrazione di due tamponi a distanza di 10 giorni
Per tutti gli altri soggetti
Per le altre classi e gli altri operatori operanti nello stesso plesso non è prevista alcun provvedimento salvo diverse valutazioni del DdP