Arriva la quattordicesima mensilità per i pensionati. L’Inps spiega che nel mese di luglio saranno pagate circa 3 milioni e 150mila quattrordicesime.
L’assegno aggiuntivo, continua l’Inps, riguarderà anche chi raggiungerà i requisiti di età o il pensionamento stesso solo nel secondo semestre del 2019, la cui rata in più verrà erogata entro dicembre 2019.
La quattordicesima, una somma aggiuntiva alla pensione corrisposta dall’Inps a luglio o a dicembre di ogni anno, spetta ai pensionati di almeno 64 anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 (pari a 9.894,69 euro) e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017 (pari a 13.192,92 euro). La quattordicesima varia da 437 a 655 euro.
L’Istituto rende anche noto che per consentire la corresponsione d’ufficio nel mese di luglio ad un più ampio numero di beneficiari, è stata effettuata, oltre a quella ordinaria, una lavorazione aggiuntiva, che verrà erogata l’8 luglio.
Per il 2019, grazie alla rivalutazione del trattamento minimo, aumentano le soglie di reddito entro le quali si ha diritto alla quattordicesima: in particolare, possono ricevere la somma aggiuntiva sulla pensione coloro che hanno un reddito non superiore a:
La quattordicesima, ricorda l’Inps, viene attribuita d’ufficio dall’Istituto.
In questo modo, quindi, il pensionato non deve presentare domanda, ma deve avere tutti gli elementi necessari per la verifica del reddito di ammissione di beneficio.
La quattordicesima è riconosciuta:
La quattordicesima non è riconosciuta sulle pensioni di invalidità civile, sull’assegno sociale (pensioni di cittadinanza), sulle pensioni di guerra o le rendita Inail né infine per le pensioni liquidate da fondi differenti dall’Inps.
Bisogna fare riferimento ai cedolini disponibili dalla stessa Inps all’interno della propria area riservata (scaricabili utilizzando la propria utenza e password personale).
I lavoratori della scuola, invece, non hanno mai avuto modo di percepire la 14esima. Eppure, sarebbe un provvedimento graditissimo. E necessario.
Lo stipendio base di un collaboratore scolastico, ma anche di un assistente amministrativo e tecnico, continua ad essere appena superiore ai mille euro netti. Quello degli insegnanti si attesta sui 1.300 euro.
Nel tempo, inoltre, gli incrementi non sono quelli degli altri Paesi del nostro Continente: Grecia e Spagna a parte, a fine carriera un docente che opera in Europa arriva mediamente a percepire tra i 5mila e i 9mila euro in più l’anno.
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