Categorie: Personale

Quei dirigenti scolastici che negano permessi e ferie ai docenti…

Sembrano non avere fine i casi di permessi retribuiti e ferie negati ai docenti dal dirigente scolastico.

Stavolta la denuncia arriva dal sindacato CUB, che racconta come alcuni dirigenti scolastici della provincia di Modena, siano arrivati al punto di negare il diritto di ferie e permesso personale, tutelato dal contratto collettivo come “diritto irrinunciabile”.
All’Iti “Vinci di Carpi”, riporta il sindacato, il Dirigente scolastico ha emesso persino una circolare in merito, in cui si affermava testualmente che “non verranno autorizzate ferie e permessi per il giorno 3 giugno”.

Si tratta, come abbiamo scritto già altre volte, di una violazione palese del CCNL, dato che la fruizione dei giorni di permesso per motivi personali o familiari è un diritto del docente e in nessun caso una concessione del dirigente.

Stesso discorso per le ferie: il CCNL stabilisce (art. 13) che anche le ferie non possono essere negate in nessun caso se vengono chieste per motivi familiari o personali.

 

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Nel caso specifico di Modena, la circolare in questione è stata emanata dal dirigente scolastico in “modo preventivo”, secondo CUB, dato che nel calendario scolastico regionale il ponte del 2 giugno era stato soppresso. In questo caso, il Ds avrebbe negato i permessi e giorni di ferie per far rispettare il mancato ponte.

Ma tutto ciò è sbagliato: come infatti abbiamo già riportato, ricordiamo anche che in assenza di permessi retribuiti già utilizzati, l’ultimo periodo del comma 2 dell’art.15 del CCNL scuola 2006/2009, chiarisce che è possibile fruire i sei giorni di ferie, anziché come semplici ferie, come permessi retribuiti. Quindi, i giorni di permesso retribuito, la cui fruizione sfugge alla possibile discrezionalità del Dirigente scolastico, sono fino ad un massimo di nove.

Questo significa che se un docente di ruolo ha già fruito dei tre giorni di permesso retribuito, potrebbe decidere di rinunciare a 6 giorni di ferie, fruendoli invece con le stesse modalità dell’art. 15 comma 2, senza quindi dovere sottostare alla discrezionale concessione da parte del dirigente scolastico, che sarebbe subordinata alla possibilità di avere personale in servizio disponibile, senza oneri aggiuntivi di spesa, a sostituire il docente che fruisce delle ferie.

 

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Fabrizio De Angelis

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